Alpinismo

Devil’s Thumb Traverse in 17 ore. La nuova impresa di Alex Honnold e Tommy Caldwell

I due climber americani hanno abbassato il record di velocità sull’affilato sistema di creste e vette al confine tra Alaska e Columbia britannica

 

Alex Honnold e Tommy Caldwell hanno concluso il loro viaggio in bicicletta dal Colorado all’Alaska con la traversata del Devil’s Thumb, nella zona dei Stikine Icecaps. Il duo ha abbassato di due giorni il precedente record di velocità sulla traversata, che apparteneva a Michael Schaefer e Colin Haley. Questi, nel 2010, avevano impiegato tre giorni per completare l’itinerario, che da allora non era mai stato ripetuto. Honnold e Caldwell hanno concluso la traversata in un giorno.

Abbiamo liberato la traversata del Devil’s Thumb e dei suoi satelliti in 17 ore dal campo al campo, e in 11.30 ore effettive di scalata. Abbiamo arrampicato su difficoltà fino al 6b/c, ma è difficile dirlo con esattezza perché procedevamo in conserva con gli zaini. Bella roccia, molto meglio di quello che mi aspettavo in Alaska” scrive Alex Honnold.

 

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Il Devil’s Thumb Traverse

La traversata dello skyline del Devil’s Thumb conquista diverse cime, oltre a quella di cui porta il nome: “Witches’ Tits e Cat’s Ears Spires sono tra le più appuntite ed esposte cime che Tommy ed io abbiamo mai visto. Due di queste hanno una vetta così piccola che è difficile starci in piedi. Il Cat’s Ears assomiglia alle torri nel deserto intorno a Moab, ma più alte e più spettacolari”, continua Honnold.
Per quasi tutta l’estate, Caldwell e Honnold hanno pedalato per 3000 km, dal Colorado all’Alaska, fermandosi spesso per scalare vie di difficoltà elevate, ad esempio nel Wind River Range in Wyoming e nei Bugaboos in British Columbia.
La spedizione è stata filmata per un progetto di National Geographic sui viaggi auto-alimentati, che sarà intitolato “The Last Frontier”. “A livello personale è stato un incredibile viaggio di amicizia e di fatica. Ma in senso più ampio, l’abbiamo fatto per trovare il nostro ruolo nel proteggere la natura e diventare migliori custodi del nostro pianeta” commenta Tommy Caldwell.

 

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