La maggior parte ormai ha chiuso, ma per fortuna le eccezioni non mancano. C’è chi prolunga la stagione per qualche settimana, chi non molla la presa neppure per un giorno, chi apre sono nei week end. Ma le occasioni per passare ancora qualche giorno (e qualche notte) in quota non mancano. Succede, per esempio, in Trentino dove sono parecchie le strutture ancora accessibili. Ne abbiamo scelte nove, sparse in zone distanti tra loro per offrire una scelta più varia possibile. Attenzione, però. Telefonate sempre al rifugio prima di mettervi in cammino.
Rifugio Brentei
Per 51 anni è stato il regno di Bruno Detassis, il cui testimone è stato poi raccolto dalla guida alpina Luca Leonardi e dalla sua famiglia. La struttura, che accoglie gli alpinisti da quasi cento anni si trova a 2.200 metri di quota nel cuore delle Dolomiti di Brenta e si raggiunge dopo un paio d’ore di cammino da Madonna di Campiglio. In questa stagione vale la pena arrivarci dalla Val Brenta. Dalla frazione di Sant’Antonio di Mavignola si seguono le indicazioni “Val Brenta e Valagola” fino al parcheggio piazzale delle bore. Da qui si prosegue a piedi seguendo la strada forestale di Val Brenta e il sentiero CAI-SAT n.323, che transitando da Malga Brenta Bassa conduce alla teleferica del rifugio. Qui si lascia la strada forestale e si prosegue per la malga “Brenta Alta” e il rifugio Brentei con il sentiero CAI-SAT n. 323 (3.30 ore). Dispone di 98 posti letto in camere da due a otto posti. Aperto nei fine settimana.
Rifugio Prospero Marchetti allo Stivo
Posto a 2012 metri di quota in uno straordinario punto panoramico affacciato sul Lago di Garda, il Rifugio Prospero Marchetti allo Stivo si raggiunge dal Passo Bordala. Dal parcheggio ci si incammina lungo il sentiero 623 che, dopo un primo tratto quasi pianeggiante si inerpica improvvisamente fino a raggiungere la Cima Bassa (m. 1706). Da lì, prendendo il sentiero 617, si giunge al rifugio (2.15 ore). Dalla vetta del vicino Monte Stivo (2059 m) la vista spazia sulla catena del Monte Baldo, a sud, le Piccole Dolomiti ed il Pasubio ad est, i ghiacciai dell’Adamello, del Care’ Alto e della Presanella e le Dolomiti di Brenta a ovest. Dispone di 23 posti letto. Aperto tutti i giorni fino al 3 novembre.
Rifugio Malga Consèria
Il Rifugio Malga Consèria si trova a 1850 metri di quota poco sotto il Passo 5 Croci nella selvaggia area del Lagorai. Si raggiunge dalla Valsugana risalendo la Val Campelle fino al ponte di Consèria, dove si lascia l’auto. Da qui ci si incammina sul sentiero SAT 326 che porta al rifugio in circa 1 ora. Dal rifugio si possono raggiungere in breve luoghi di grand e suggestione come la Cima Socede (1 ora), e i Laghi Lasteati (45 minuti). Dispone di 22 posti letto. Aperto fino al 20 ottobre nei weekend.
Rifugio Finonchio – Fratelli Filzi
La particolare forma dell’edificio, dovuta al rifacimento della struttura effettuato nel 1957, rende particolarmente riconoscibile il Rifugio Finonchio, collocato a 1586 metri di quota a breve distanza dalla vetta del monte che porta lo stesso nome. Il luogo è molto frequentato dagli abitanti di Rovereto, che considerano il Finonchio la montagna di casa, e si può raggiungere da Serrada seguendo per 1.30 ore i segnavia del sentiero 104. Piacevole il panorama sulla Vallagarina, squisita l’accoglienza del giovanissimo gestore Tommaso Cont. Dispone di 13 posti letto. Aperto nei fine settimana.
Rifugio Graffer
Aperto tutto l’anno, il rifugio Graffer al Grosté si trova a 2261 metri di quota ai piedi delle Dolomiti di Brenta. Quando gli impianti di risalita del Grosté sono chiusi si raggiunge a piedi da Passo Campo Carlo Magno in circa due ore di cammino passando per Malga Vaglianella e Malga Vagliana. Dal Rifugio partono numerosi itinerari di varia difficoltà, a partire dalla celebre Ferrata delle Bocchette. Breve ma non per tutti è anche il sentiero che porta agli “Orti della Regina”, due conche naturali alle pendici della Pietra Grande (1 ora, difficoltà EE), mentre non presenta difficoltà di sorta la traversata al Rifugio F. Tuckett e Q. Sella (1.30 ore di cammino). Imperdibile lo spettacolo del tramonto sulle pareti del Brenta, quindi vale la pena dormire quassù.
Rifugio Sasso Piatto
Sul confine tra Trentino e Alto Adige, il Rifugio Sasso Piatto (2.300 metri) si raggiunge in due ore da Passo Sella seguendo il sentiero Friedrich August o in 2.30 ore partendo da Campitello di Fassa passando dal Rifugio Micheluzzi. La struttura di lunga tradizione, ma rifatta di recente, ha un aspetto moderno ed è un grandioso punto panoramico sul Sasso Lungo e il Sasso Piatto. Ed è proprio il periplo di queste due montagne, con partenza e arrivo dal rifugio l’escursione da segnare in rosso nella lista dei desideri. Per completare l’anello occorrono almeno 5 ore, ma non ci sono passaggi elicati da affrontare. Occorre un po’ più di esperienza, invece per salire dal rifugio fino alla Cima del Sasso Piatto. Molti risalgono il sentiero al buoi per poter osservare l’alba dalla vetta. Lo spettacolo merita, ma al momento di puntare la sveglia calcolate che occorrono quasi due ore di cammino per arrivare in cima. Il rifugio è aperto fino al 20 ottobre.
Rifugio Potzmauer
Struttura relativamente recente (è stata costruita nel 2009) posta a 1.282 metri di quota di Passo Portzmauer tra la Bassa Atesina e la Val di Cembra. Si raggiunge in due ore proprio dalla Val di Cembra partendo dal Lago Santo o, più rapidamente (1 ora) da Pradet, una frazione di Grumo. Si trova lungo il percorso del sentiero europeo E5 ed è un comodo punto di partenza per visitare il parco naturale del Monte Corno. La meta giusta per chi vuole esplorare un angolo poco noto del Trentino. Aperto nei fine settimana.
Rifugio Sette Selle
Considerato il punto di appoggio occidentale per le traversate del Lagorai, il Rifugio Sette Selle sorge a 1972 metri di quota nel comune di Palù del Fersina e si raggiunge in 1.30 ore partendo dalla località Frotten seguendo il sentiero n. 343. La solida costruzione in pietra del rifugio, rifatto nel 2006 ma inaugurato già nel 1978, è il punto di partenza per una facile passeggiata fino al Lago Erdemolo (1.30 ore). I più preparati possono raggiungere la stessa meta percorrendo l’aereo “sentiero delle Creste” (3.30 ore) oppure spingersi fino al rifugio Tonini (3.30 ore), che però in questa stagione è chiuso. Aperto solo nei fine settimana (venerdì incluso).
Rifugio Malga Campei
Per godere dello spettacolo del Lago di Garda visto dall’alto occorre lasciare Malga Campei e salire per una ventina di minuti fino alla vetta del Monte Varagna Da qui si può seguire il crinale e raggiungere in 1.30 ore il Rifugio Altissimo, posto sulla cima del monte omonimo, sempre con il Garda in bella vista. E’ questa l’escursione più apprezzata dagli ospiti del Rifugio Malga Campei, collocato a 1.470 metri di quota sul versante orientale del Monte Baldo. Vi si arriva con meno di due ore di cammino da Festa di Brentonico seguendo il sentiero 624. In ottobre aperto nei fine settimana.