Film

Free Solo – Sfida estrema: il racconto di una salita impossibile nel film del venerdì

Con il fiato sospeso per rivivere la ormai leggendaria salita di Alex Honnold su El capitan

 

Ci sono persone che sfidano le montagne a mani nude. Senza imbragature, senza corde di sicurezza. Si chiamano free soloist e sono (per il rischio che corrono) una “specie” a parte rispetto a tutti gli altri scalatori. Loro fanno qualcosa che nessun altro arrampicatore comune farebbe: sfidare consapevolmente il rischio estremo. Basta un attimo, un solo sbaglio e cadi nel vuoto. Senza alcun tipo di protezione. Per fare tutto questo ci vuole una preparazione mentale solidissima, che è forse il solo modo razionale per definire quella che ai molti pare una pura follia.

Il più famoso free soloist al mondo è lo statunitense Alex Honnold, e il documentario a lui dedicato Free Solo – Sfida estrema (2018, vincitore del premio Oscar come miglior documentario) lo inquadra umanamente per poi accompagnarlo – e accompagnarci – nella sfida di arrampicata free solo più grande di sempre: la scalata a mani nude del monte El Capitan (Yosemite Park). 900 metri di altezza, una roccia granitica, scura e nuda che si erge monumentale come se spuntasse dal nulla. Honnold il 3 giugno 2017 ha compiuto quell’impresa umana e storica in nemmeno 4 ore, seguito silenziosamente da una troupe video che era ben consapevole avrebbe potuto osservarne la morte in diretta.

Diretto dal team di filmmaker capitanato da Jimmy Chin ed Elizabeth Chai Vasarhelyi e composto da un gruppo di cameramen che sono anche arrampicatori professionisti, Free Solo è uno stupefacente compendio di quella magnifica pazzia, un ritratto di Alex Honnold come essere umano e un’indagine delle motivazioni profonde che lo hanno sempre spinto – e lo spingono lungo El Capitan – a sentirsi completamente in simbiosi con le montagne. Con tutti i rischi del caso.

«El Cap è il muro più impressionante al mondo». Lo dice Honnold all’inizio del documentario, sui titoli di testa. Non nasconde in nessun modo la paura, anzi la consapevolezza in lui è fortissima, e proprio per questo il suo lavoro è quello di ridurre il margine di errore, trasformare lo spaventoso in qualcosa di razionalmente affrontabile grazie ad un allenamento, fisico e mentale, precisissimo: «Lavoro nella paura, fino a quando non è più una cosa spaventosa».

Alex infatti, oltre a percorrere prima imbragato la stessa salita fino a conoscerne ogni millimetro, ripassa mentalmente tutte le mosse su un diario su cui scribacchia a mano, pieno di pensieri come “fidati del tuo piede destro in quel punto“. È un eremita che vive letteralmente isolato, in un camper (“ho vissuto nel parcheggio di Walmart e cenato con 88 centesimi per un anno“). Guadagna, dice lui stesso, quanto un dentista affermato e quindi gran parte dei suoi guadagni – data la sua vita frugale- vanno alla sua fondazione filantropica. Alex, per sé, sembra non avere bisogno di nulla se non del suo corpo e di una montagna da scalare. È il senso estremo della sua vita.

Free Solo ci mostra quindi Alex durante la preparazione alla scalata, mentre si allena, ma anche nella sua intimità: mentre mangia, va a farsi visitare (qualche incidente di percorso accade) e nella sua relazione con la fidanzata. Forse questa, oltre alla scalata in sé, è la cosa più stupefacente e rivelatrice di Honnold: il modo in cui vive tale relazione e la sua vita. Per lui l’arrampicata è la sua ragione di vita, tutto il resto è accessorio, e non può mettersi in mezzo tra lui e la sua passione. È capace di un cinismo allucinante ma infine mostra a suo modo un amore che ha del commovente.

La parte più incredibile del documentario è però il momento vero e proprio della scalata. Nel guardarlo, si è consapevoli che ad Alex non succederà nulla, ma la tensione è comunque alle stelle. Perché? Perché quello che stiamo osservando ha del miracoloso, del sovrumano. Nel vederlo da lontanissimo, un puntino nella roccia, e poi da estremamente vicino (a vedere addirittura il tocco di un pollice che lo divide dal precipizio) si vive un’esperienza cinematografica unica, commovente. Free Solo dà a noi tutti una possibilità incredibile, essendo ben consapevoli che non potremo mai in vita nostra vivere un’esperienza del genere: quella di farci avvicinare il più possibile, anche solo per qualche attimo, alle sensazioni di quel momento. Ed è già tanto, figurarsi viverle.

Free Solo – Sfida estrema è disponibile per lo streaming su Disney+

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