Itinerari

Verso il Rifugio e il Passo Viola tra grandi vette e piccoli specchi d’acqua

Un piacevole itinerario nella Val Viola Bormina in Alta Lombardia, alla portata di tutti, tra le forme snelle ed eleganti del Corno Dosdé e le imponenti masse di roccia e ghiaccio della Cima Piazzi 

Fra Isolaccia e Semogo si apre a occidente la bella e alpestre Valle Viola, la quale si dirama in alto in quattro vallette minori, la Val Verva per cui si scende in Val Grosina, la Valle di Dosdè e la Val Viola Bormina che aprono il passo alla Valle di Campo e a Poschiavo, e la Valle di Misestra che mette alla Valle di Livigno

Da “Guida alla Valtellina” – CAI Sondrio, di Fabio Besta (1884)

Alle falde della cuspide piramidale del Corno di Dosdè, in un pianoro punteggiato da laghi e piccoli specchi d’acqua, è situato il cubico Rifugio Viola, meta semplice, alla portata di tutti, ma anche punto di partenza per escursioni più lunghe, come la traversata verso la Val di Campo, in territorio svizzero, passando per il Passo Viola e scendendo verso il Rifugio Saoseo e, successivamente, in Val Poschiavina.

La forma geometrica del rifugio tradisce la sua origine di avamposto militare, esempio di utilizzo intelligente di una struttura preesistente. Il panorama dal rifugio è monopolizzato da prati, docili cime ondulate e dalle grandi vette del Corno Dosdè (3232 m) e del Pizzo Bianco (2827 m). Nella prima parte di percorso spicca la mole ghiacciata e imponente della Cima Piazzi. L’itinerario è interessante anche da percorrere in mountain bike, grazie all’ampia e comoda sterrata che si snoda sul fondovalle. Anche in inverno, con le giuste condizioni di sicurezza, parte dell’itinerario è fattibile con le ciaspole.

L’itinerario per il Rifugio Val Viola e il Passo Viola

Partenza: Arnoga, località Altumeira (2060 m)
Arrivo: Passo Val Viola (2460 m)
Dislivello: + 400 m
Durata: 1,50 ore
Difficoltà: T/E
Periodo: da metà Giugno a metà Settembre
Segnaletica: cartelli, segni di sentiero
Appoggio: Rifugio Val Viola (2314 m)

La valle Viola Bormina si raggiunge seguendo la statale 301 che da Bormio porta a Livigno. Ad Arnoga (1874 m), nei pressi dell’Hotel Li Arnoga, proprio all’altezza di un tornante, si devia a sinistra (cartelli Val Viola), in una strada carrozzabile asfaltata, ma stretta. Dopo circa 5 km, si raggiunge il parcheggio di  Altumeira (2060 m).  In estate, l’accesso in auto alla strada è a pagamento e i posti al parcheggio sono limitati. Conviene partire presto. In alta stagione, si può usufruire di un servizio navetta. Oppure si dovrà percorrere la stradina a piedi, in circa 1,15 ore e con qualche saliscendi.

Dal parcheggio, si cammina su ampia sterrata, nel bosco, in lieve salita. Dopo pochi minuti si raggiungono le baite di Altumeira e poco dopo siamo in una zona più aperta e panoramica. Si ignorano un sentiero che scende verso sinistra, in direzione di una malga-ristoro, e uno che sale verso destra, alla Malga Funeira (2241 m). Si prosegue, invece, dritto superando il torrente e altre piccole colate d’acqua, fino a un bivio sulla sinistra (n. 292) che conduce alle baite dell’Alpe Dosdè (20 minuti), in un punto dove il panorama diventa più ampio.

Verso sinistra si proseguirebbe anche per il Rifugio Federico e, successivamente, al rifugio Dosdè e al Passo Dosdé, in 3 ore di cammino. Il nostro itinerario prosegue invece dritto, in salita, sempre sulla comoda carrozzabile sterrata, fino a un punto dove si scorge la costruzione monolitica del Rifugio Val Viola, verso il versante orografico destro della valle. La forma del rifugio, così squadrata, ne tradisce l’origine di piccola caserma militare, dei primi anni del 1900.

Si sale in lieve pendenza, per poi proseguire lungo un tratto in piano, tenendo sulla sinistra il Lago Viola (2268 m), sovrastato dalla cima del Corno di Dosdé che incombe e spesso lo ombreggia, e a destra  le verdi e ondulate pendici del Pizzo Bianco. A un bivio si prosegue verso sinistra, su evidente tracciato, fino allo spiazzo antistante il Rifugio Val Viola (2314 m; 1 ora).

Per continuare verso il Passo Val Viola, si torna sui propri passi sino al bivio precedente (cartelli Passo di Val Viola; 40 minuti; n. 290), oppure, per prati e zone di pascolo in piano, ci si congiunge all’evidente stradina sterrata che sale per prati. Si cammina in salita lungo alcuni tornanti, tra i prati. Si giunge ora a un ultimo tratto in moderata pendenza e, dopo un rettilineo, si raggiungono i 2460 m del Passo Val Viola (40 minuti dal Rifugio Val Viola), segnalati da un cartello. Proseguendo ancora per pochi minuti, si arriva a un punto panoramico sulla Val di Campo, con il sentiero stretto e ripido che si tuffa nel solco vallivo svizzero, con bel panorama sui laghi della Valle di Campo.

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