Barmasse partecipa alla Maratona dles Dolomites-Enel partendo in bici da casa
Il noto alpinista è partito dalla Valle d’Aosta il 25 giugno in bicicletta per partecipare, dopo 560 chilometri e 6584 metri di dislivello, all’edizione numero 36 della gara che da anni è portatrice di un messaggio di sostenibilità
Ci ha messo poco meno di una giornata (per la precisione 22 ore e 35 minuti, suddivise in quattro tappe dal 25 al 28 giugno) Hervé Barmasse a raggiungere l’Alta Badia da Valtournenche dove, domenica 2 luglio, ha preso parte, insieme a migliaia di appassionati, alla Maratona dles Dolomites-Enel. Un’impresa, senza dubbio, che però non può definirsi unica nel suo genere in quanto evidentemente il messaggio che l’alpinista voleva passare con questa “pedalata” non era tanto quello della perfomance sportiva ma piuttosto quello che “L’umanità serve oggi per cercare di cambiare le cose che non vanno, dobbiamo essere più vicini”.
Barmasse è infatti, oltre che alpinista di altissimo livello, anche divulgatore della cultura della montagna e come tale prende parte a iniziative volte a promuovere messaggi e concetti di valore. Come la Maratona dles Dolomites-Enel, che da anni si muove in una direzione di sostenibilità. Certificata Green Event, la gara invita i propri partner a proporre soluzioni “alternative”, come la sacca per i pacchi gara realizzata da Enervit in collaborazione con la Cooperativa Selyn dello Sri Lanka, certificata WFTO (World Fair Trade Organization), da usare e riutilizzare, in cotone al 100%. O il nuovo il nuovo Smart Tape per manubrio, completamente riciclabile, realizzato da Selle Italia e tanti altri piccoli accorgimenti.
L’idea di Barmasse, a questo proposito, è stata portare l’attenzione sul movimento in forte crescita del cicloturismo, che permette di girare e visitare lo Stivale con un ritmo più adatto all’uomo, lento e sostenibile. Ha così raggiunto l’Alta Badia tra gli applausi e gli incitamenti da parte dei suoi sostenitori, il tutto non senza inconvenienti, compresi un copertone bucato e una caduta. Tutte cose che però si sono risolte velocemente e agevolmente.
“Il viaggio è stato bellissimo – ha raccontato appena arrivato e ancora prima di prendere parte alla maratona – perché condiviso con alcune persone che si sono affiancate a me. Sono arrivato a Corvara prima abbracciato dalle montagne e poi da un amico speciale, Michil Costa, che mi ha accolto come se fossi un campione, anche se ero solo un viandante. Grazie a tutti, ora ci vediamo alla partenza della gara domenica. Io piano, voi veloci, tutti con il sorriso”.
Ogni anno la maratona si fa portatrice di un messaggio globale e lo fa affrontando un tema specifico. Quello del 2023 era l’Umanité (umanità in ladino). “La bici è come l’alpinismo o l’alpinismo è come la bici, si scalano le montagne, si fa fatica, si sorride per la gioia di essere arrivati in cima e poi si scende, esausti e felici, appagati e vivi, proprio come fanno gli scalatori. Qualsiasi sia la svolta che prenderà la bici del futuro sarà sempre quella giusta, corretta, responsabile e ovviamente sostenibile – ha affermato l’alpinista – L’umanità serve oggi per cercare di cambiare le cose che non vanno, dobbiamo essere più vicini. Questo è il messaggio della Maratona dles Dolomites-Enel e trovo molto bello che le Dolomiti si facciano portatrici di tale messaggio globale.”
Ora l’attenzione è già tutta puntata sull’edizione che si terrà domenica 7 luglio 2024 e che avrà per tema “Mutatio, metamorfosi“. Un invito a cambiare noi stessi in un mondo che vede il clima cambiare drasticamente: “Riusciremo a trasformarci alla velocità con la quale si stanno trasformando le tecnologie del mondo? Noi esseri umani avremo la capacità di cambiare o soffocheremo nella paura, nel cinismo? Se non c’è uno stato perenne di metamorfosi faremo una brutta fine, quella che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla” dice Michil Costa, citando Lao Tse.