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Sentieri e parole: il concorso letterario ha celebrato la montagna nelle sue molteplici prospettive

Il concorso ha premiato tre vincitori che hanno raccontato le terre alte in vari generi letterari, dai racconti autobiografici alla narrativa storica e fantastica

È stata la montagna raccontata attraverso le sue infinite prospettive l’oggetto della prima edizione del concorso letterario Sentieri e parole. Dalle Alpi Giulie alle Dolomiti Friulane di cui si sono tenute sabato 24 giugno le premiazioni a Pesariis (Ud), nel cuore delle Alpi Carniche. Organizzato sulla originale piattaforma online Kepown, il premio, nato nel 2022, ha per oggetto le terre alte raccontate in forma libera e con qualsiasi lingua, attraverso i più diversi sguardi.

I vincitori che esplorano la montagna

Obiettivo del concorso dare risalto e portare all’attenzione la montagna, le sue bellezze, le problematiche, la storia che l’ha attraversata, gli scenari e le genti che la abitano, i montanari. Tre, pari merito, in vincitori della prima edizione che guadagnano tra l’altro un soggiorno gratuito di due notti in Val Pesarina, la Valle del Tempo: Noemi de Bernardo con Intant bundì, Marco Favero con Quallad e  Omar Gubeila con Unnbekannter soldat. La prima edizione del concorso Sentieri e parole, che ha goduto del sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia tramite Promoturismo FVG, ha visto la partecipazione di diversi concorrenti che hanno posto la montagna friulana al centro di racconti autobiografici, storici, di fantasia, poetici, di ricerca documentale e narrativi. Il tema era libero.

La giuria, composta da Riccarda de Eccher, artista e alpinista, Melania Lunazzi, giornalista e storica dell’arte, Marko Mosetti, direttore responsabile di Alpinismo goriziano, ha valutato i testi pervenuti e selezionato i tre vincitori dopo aver valutato gli elaborati in ordine a tre criteri: Forma – Competenza linguistica e correttezza formale (uso corretto della lingua); Contenuto – Originalità del contenuto e attinenza al tema; Comunicazione – Capacità di trasmettere emozioni e originalità espressiva.

Noemi de Bernardo ha scritto il racconto Intant bundì ambientato al Rifugio Marinelli  sotto il Monte Coglians: “Il racconto si svolge all’interno del più vecchio e iconico rifugio della Carnia, presentandoci quella realtà dal punto di vista di chi ci lavora. Le incertezze della narratrice, venuta dalla città, trovano una soluzione nella solidità della vita semplice e dura della gestione di un rifugio. In un racconto tutto al femminile i personaggi sono scolpiti dallo sguardo di chi, venendo da fuori, ne coglie nuovi valori.”

Marco Favero ha scritto Quallad, un lungo racconto a metà tra ambientazione fantastica e psicologica, i cui sviluppo temporale di svolge attorno ad una malga: “Un lavoro che ha i caratteri del romanzo per intreccio, originalità dell’invenzione e qualità della costruzione.

La narrazione si svolge in tempi molto lunghi e l’autore riesce a far scorrere i personaggi riuscendo a raccontarli e a farci empatizzare con le loro personalità. La malga, luogo del lavoro dei montanari-allevatori, rimane centrale come centrale e immutato nel tempo resta il mistero che vi si svolge. Il narratore ci porta in una nuova dimensione, sempre montana, che descrive con grande credibilità e verosimiglianza. Una metafora? Sarà l’avvincente lettura a darne la risposta.”

Omar Gubeila affronta invece il tema della Grande Guerra nelle Alpi Giulie in una prospettiva di amicizia tra soldati appartenenti a fronti contrapposti con Unnbekannter Soldat: “Pur essendo italiano, l’autore narra della guerra in montagna, sulle Alpi Giulie, dal punto di vista di un soldato austriaco. Tra due soldati di opposti schieramenti fiorisce un’amicizia che li porta a scegliere la reciproca salvezza anziché la bandiera che servono sebbene i fatti si svolgano in un arco temporale breve e in circostanze drammatiche e inusuali. Con un linguaggio ricco ma mai ridondante si tratta anche il tema della responsabilità della memoria. La narrazione dettagliata e attenta rivela da parte dell’autore cura e competenza  storica.”

La prima edizione del concorso Sentieri e parole, che ha goduto del sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia tramite Promoturismo FVG e per l’evento della premiazione il sostegno della Società Solari di Udine (attività artigianale nata proprio a Pesariis), verrà seguita da un secondo concorso incentrato sulla montagna a territorialità extraregionale, il cui tema verrà annunciato, dicono gli organizzatori, entro l’estate.

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