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Bioblitz, un weekend alla scoperta della biodiversità

Come partecipare al progetto di citizen science a cui aderiscono tantissimi parchi in tutta la Lombardia

 

Aggiornamento del 18 maggio 2023

A causa delle condizioni meteo proibitive, l’edizione 2023 di Bioblitz nel Parco delle Orobie Bergamasche è rimandata a sabato 27 e domenica 28 maggio. Le modalità di iscrizione e partecipazione restano invariate. Per maggiori informazioni è possibile scrivere a turismo@promoserio.it.


Tornano anche quest’anno gli appuntamenti con Bioblitz, che la Regione Lombardia organizza ormai dal 2016 all’interno delle aree protette e dei parchi del territorio. Si tratta di un progetto di citizen science come quello dedicato agli stambecchi, o quello svolto nel Parco Nazionale del Gran Paradiso. In questo tipo di progetti, le persone comuni sono chiamate a dare una mano a scienziati e ricercatori. Come? Semplicemente osservando quello che hanno intorno e prendendo appunti.

Con la scuola, da soli, con una guida

Bioblitz è diviso in tre, nel senso che sono 3 le modalità di partecipazione (una non esclude l’altra, comunque):

Parchi aderenti al progetto che sono praticamente tutti quelli della Lombardia, come per esempio quello delle Orobie Bergamasche, dove sono in programma 4 escursioni guidate (due sabato 20 e due domenica 21), anche con degustazione di prodotti tipici; sono tutte ad accesso libero, ma serve la prenotazione, che si può fare sul sito www.valseriana.eu.
O come la Riserva Naturale Val di Mello, che sta in provincia di Sondrio ed è fra le più suggestive della regione: anche in questo caso, l’appuntamento è nelle giornate del 20 e del 21 maggio (rispettivamente, a partire dalle 14.30 e a partire dalle 10), con partenza all’ingresso della riserva, cioè all’altezza dell’ultimo parcheggio, dove ci si potrà cimentare nelle osservazioni accompagnati da una naturalista esperta.

Google Maps: la Val di Mello in 3D

Che cosa portare e che cosa guardare

Va bene, ma osservazioni di cosa? In generale, questi progetti di citizen science accolgono dati su più o meno tutte le varietà di forme di vita animali e vegetali, perché lo scopo è appunto il monitoraggio della biodiversità.

Quest’anno, però, c’è un compito ulteriore e più preciso: censire una specifica categoria tassonomica. Anzi, censirne tre, come si legge su areaparchi.it: i licheni, i macroinvertebrati del suolo e i macroinvertebrati dell’acqua.

I dati raccolti, le annotazioni, le riflessioni e gli spunti vanno tutti inseriti nell’app iNaturalist, che va installata sullo smartphone (si scarica qui, per Android o iPhone). Questa è una delle poche cose che è richiesto di portare, insieme con matita, gomma e taccuino ed eventualmente anche bussola e binocolo.

Come sempre, il consiglio in questi casi è di calzare scarpe da trekking, indossare vestiti comodi e non troppo delicati e ricordarsi che nella riserva i cani vanno sempre tenuti al guinzaglio, i rifiuti vanno riportati a casa e fiori e piante non vanno raccolti. Perché l’idea è quella di raccontare la natura, non danneggiarla.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Che cosa portare e che cosa guardare

Va bene, ma osservazioni di cosa? In generale, questi progetti di citizen science raccolgono dati su più o meno tutte le varietà di forme di vita animali e vegetali, perché lo scopo è appunto il monitoraggio della biodiversità.
Quest’anno, però, Bioblitz ha un compito ulteriore e più preciso: censire una specifica categoria tassonomica. Anzi, censirne tre, come si legge su www.areaparchi.it: i licheni, i macro-invertebrati del suolo e i macroinvertebrati dell’acqua.
I dati raccolti, le annotazioni, le riflessioni e gli spunti vanno tutti inseriti nell’app iNaturalist, che va installata sullo smartphone. Questa è una delle poche cose che è richiesto di portare, insieme con matita, gomma e taccuino ed eventualmente anche bussola e binocolo.
Come sempre, il consiglio in questi casi è di calzare scarpe da trekking, indossare vestiti comodi e non troppo delicati e ricordarsi che nella riserva i cani vanno sempre tenuti al guinzaglio, i rifiuti vanno riportati a casa e fiori e piante non vanno raccolti. Perché l’idea è quella di raccontare la natura, non danneggiarla.

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