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Everest. Storia di un mistero. Al Trento Film Festival presentiamo il nostro primo podcast

Il 5 maggio al TFF si parlerà del primo podcast di Montagna.tv. Appuntamento alle 10.30 su Radio Dolomiti, nella rassegna Emozioni fra le Pagine.

La tragica spedizione degli alpinisti George Mallory e Andrew Irvine sull’Everest nel 1924, la loro scomparsa, il fascino del viaggio e della sfida, le reazioni del nostro corpo alle condizioni ambientali più estreme: di tutto questo parla Everest. Storia di un mistero, il primo podcast prodotto da Montagna TV sulla cima più famosa di tutte.

L’opera, articolata su 4 puntate e curata dal giornalista Stefano Ardito, viene presentata alle 10.30 di venerdì 5 maggio al Trento Film Festival, nell’ambito della rassegna Emozioni fra le Pagine, nello studio di Radio Dolomiti in piazza Duomo.

Nives Meroi: “Sono stati curiosi e sognatori”

Quello dei due esploratori britannici spariti quasi 100 anni fa sul versante tibetano dell’Everest, mentre tentavano di raggiungere per la prima volta la cima, è uno dei più noti e insieme misteriosi episodi della storia dell’alpinismo e la prima puntata del podcast racconta proprio questo ed è tutta dedicata a ricostruire il contesto di quell’evento.

Il giorno, quello che sarebbe stato l’ultimo giorno nella vita di Mallory e Irvine, era l’8 giugno del 1924: Mallory, un alpinista famoso, stava per compiere 38 anni, mentre Irvine, atleta e ingegnere, ne aveva appena 22. Quel che si sa è che sono partiti da una tenda posizionata a più di 8000 metri di quota, che sono saliti verso gli 8848 metri della vetta e che non sono più tornati. Ma quello che non si sa è molto di più: cos’è davvero accaduto quel giorno? I due alpinisti sono morti di freddo oppure sono precipitati dalla montagna? È successo mentre stavano salendo o mentre stavano scendendo? E quindi, soprattutto: è possibile che prima di morire abbiano toccato la vetta dell’Everest?

Insieme con ospiti ed esperti, il podcast risponderà appunto a queste domande, in particolare grazie alla partecipazione di Nives Meroi, la prima alpinista italiana a raggiungere tutte le cime della Terra che superano gli 8000, salita sull’Everest nel 2007 senza bombole di ossigeno e insieme con il marito, Romano Benet. Le sue parole aiutano a capire se quello di Mallory e Irvine era un destino già scritto e se davvero non potevano farcela, perché sopravvivere in quelle condizioni è difficile con l’equipaggiamento tecnico di adesso, figurarsi con quello di allora: “A pensare di andare in cima all’Everest in quegli anni, con quelle conoscenze della fisiologia, dell’ambiente, con quell’abbigliamento e quell’attrezzatura, non sono stati eroi e nemmeno pazzi – la si sente dire nel podcast – Sicuramente sono stati imprudenti, perché comunque già a quei tempi i fisiologi dicevano che non era possibile sopravvivere a quelle quote”. E però, anche “sono stati curiosi e sognatori: curiosi perché la curiosità è naturale per noi esseri umani ed è quello che ci ha fatto progredire, sognatori perché avevano questo sogno, questo obiettivo e hanno cercato di raggiungerlo”.

Quattro puntate per capire com’è andata

Gli episodi del podcast sono dedicati proprio ad approfondire questi aspetti, con l’aiuto della professoressa Annalisa Cogo, pneumologa ed esperta di acclimatamento, e di Giampietro Verza, che spiegherà attrezzature fondamentali come i respiratori.

Si parlerà dell’ambiente che Mallory e Irvine si sono trovati ad affrontare, che è poi lo stesso ambiente che si trovano di fronte gli alpinisti di oggi, della mancanza di ossigeno, di come il nostro organismo reagisce a queste difficoltà e di quello che può succedere. E anche si affronterà il tema del viaggio, in generale e in particolare del viaggio verso l’Asia e verso quella specifica parte dell’Asia: che cosa significa? Che cosa significa per chi decide di intraprenderlo? Che cosa spinge le persone a impegnarsi nella cosiddetta “conquista dell’inutile”, con tutti i rischi che questo comporta?

Everest. Storia di un mistero, il podcast di Montagna TV, si ascolta da giugno sulle principali piattaforme.

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