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Cane sfugge al padrone scialpinista e ruzzola per 500 metri, salvato dal Soccorso alpino

Durante la salita della normale alla Tofana di Rozes (3225 m) in Dolomiti, assieme al suo padrone scialpinista, per rincorrere una pernice dopo essere riuscito a sfilarsi il collare con cui era legato, un cane è ruzzolato per 500 metri tra lingue di neve e salti di roccia. Il proprietario è sceso da lui e ha chiesto aiuto attorno alle13 di ieri, martedì 14 febbraio.

Trasportata dall’elicottero dell’Air service center, convenzionata con il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi, una squadra del Soccorso alpino di Cortina è stata sbarcata in prossimità dell’uomo di Corvara e del suo cagnolone ferito. Dopo aver approntato una barella di fortuna con uno zaino, i soccorritori hanno trasportato l’animale in salita un centinaio di metri, fino a raggiungere un adeguato punto d’imbarco. Accompagnati a valle, Lucky è stato caricato in macchina dal suo padrone per essere subito portato dal veterinario.

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2 Commenti

  1. mi sembra il posto giusto in cui portarsi un cane!…se non lo ha capito lui oggi mi auguro lo abbia imparato quella povera bestia.

  2. trovo ormai molto di frequente in montagna cani, anche pericolosi, sempre slegati e senza museruola, e su cui i proprietari non hanno chiaramente alcun controllo, mi è anche capitato spesso, che su sentieri stretti e “delicati”, mi venissero contro sbilanciandomi
    e questo, che porta un cane senza pettorina, su una salita con tratti ghiacciati ed esposti, dovrebbe pagare il soccorso più una multa salatissima
    è sempre più indispensabile imporre una “patente” per chiunque possieda un cane, calibrata sia su la razza, che su le zone che si intende frequentare con l’animale, invece vince la logica del pet toy per selfie o per la vanagloria di personalità disturbate

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