Ambiente

In Groenlandia temperature mai così alte da 1000 anni

Non solo alte, ma mai così alte nell’ultimo migliaio d’anni: le temperature registrate in Groenlandia nel primo decennio del Duemila non si erano mai viste nel millennio precedente, cioè appunto fra l’anno Mille e il Duemila.

A dirlo è uno studio appena pubblicato su Nature (“Modern temperatures in central–north Greenland warmest in past millennium”), che riferisce delle analisi portate a termine dagli studiosi dell’Alfred Wegener Institute di Bremerhaven, in Germania: attraverso nuovi carotaggi nel ghiaccio sono riusciti a ricostruire l’andamento delle temperature della Groenlandia in oltre mille anni, anche aggiornando i dati più recenti all’intervallo 2001-2011 (i precedenti erano fermi al 1995).

Il doppio problema della temperatura

Lo scopo della ricerca era soprattutto dimostrare il ruolo che le attività umane stanno avendo nel cambiamento climatico, al di là di quello che sostengono gli scettici: prima che iniziassimo a emettere gas serra nell’atmosfera, temperature di 0 gradi non erano normali in Groenlandia. Inoltre, altri studi, come “The Arctic has warmed nearly four times faster than the globe since 1979”, pubblicato su Nature nell’estate del 2022, hanno dimostrato che un po’ tutta la regione artica si sta scaldando circa 4 volte più velocemente del resto della Terra.

Il primo problema è che “la Groenlandia è il principale e più importante responsabile dell’andamento del livello del mare”, come ha ricordato Maria Hörhold, prima firmataria dello studio di Nature, parlando con la CNN. E che “se continuiamo con gli attuali livelli di emissioni di CO2”, lo scioglimento dei suoi ghiacci “provocherà entro il 2100 fino a mezzo metro di innalzamento delle acque”. Cosa che ovviamente avrà un impatto determinante sulla vita di milioni di persone che vivono nelle zone costiere. Per avere un’idea delle proporzioni, è utile tenere presente che in Groenlandia, secondo stime della Nasa, ci sarebbe abbastanza ghiaccio che se si sciogliesse tutto farebbe salire il livello dei mari di circa 7 metri e mezzo.

Non si tratta solo di ipotesi difficilmente dimostrabili, perché già adesso la realtà sta superando le teorie: nel 2019, una primavera inaspettatamente calda seguita da un luglio ancora più caldo, provocarono lo scioglimento di gran parte della calotta, facendo finire in mare oltre 530 miliardi di tonnellate di ghiaccio. Secondo calcoli successivi, questo ha provocato un innalzamento del livello del mare di 1,5 millimetri.

L’altro problema è che la Groenlandia è un’isola: se si dovesse sciogliere, e il mare intorno a essa dovesse salire di livello e di temperatura, potrebbe spostarsi, scendendo a latitudini più basse. Dove la temperatura è più elevata, cosa che innescherebbe un ciclo difficilmente arrestabile di successivi scioglimenti e spostamenti.

Come funzionano le carote di ghiaccio

Come detto, uno degli scopi della ricerca era anche rispondere alle obiezioni degli scettici, quelli che “il cambiamento climatico c’è sempre stato” e “non sta accadendo nulla di strano”: come ha ribadito la dottoressa Hörhold, “per poter parlare di riscaldamento globale, è necessario sapere qual era la variazione naturale prima che gli umani interagissero con l’atmosfera”. Cioè appunto “prima che gli esseri umani emettessero anidride carbonica nell’atmosfera”.

È qui che entrano in gioco le cosiddette carote di ghiaccio, scavi effettuati in profondità che permettono di arrivare a strati della calotta vecchi anche di centinaia di migliaia di anni, che hanno conservato indizi e indicazioni su parametri come temperatura, composizione dell’aria, radiazione solare ed eventi straordinari come le eruzioni vulcaniche. Queste informazioni, combinate con ricostruzioni e stime effettuate anche attraverso computer dotati di intelligenza artificiale permettono di avere dati precisi sull’andamento delle temperature anche in un arco di tempo molto, molto ampio.

Il punto è che in epoca pre-industriale, in Groenlandia non c’erano ovviamente stazioni meteorologiche che raccogliessero dati sulla temperatura, come invece avviene oggi. Che è il motivo per cui i carotaggi sono fondamentali. Per avere conferma che no, non è vero che “queste cose sono sempre successe”.

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