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Allerta valanghe in Valle d’Aosta, chiuse la Val Ferret e l’area della Brenva

La neve è tornata a cadere abbondante sulla Valle d’Aosta, in particolare sull’Alta Valle, superando il mezzo metro di accumulo nella zona di Courmayeur. Il ritorno della dama bianca si è associato a un aumento del pericolo valanghe, in particolare sulle aree della Val Ferret, Val Veny, La Salle Morgex, Val di La Thuile e Gran Bernardo Ollomont, dove si stima per la giornata odierna un grado di pericolo forte (4). A seguito del parere tecnico espresso dalla Commissione locale valanghe, il Comune di Courmayeur ha disposto nella giornata di ieri la chiusura a tutto il traffico, veicolare e pedonale dell’area della Brenva e della Val Ferret, dove è stata disposta anche l’evacuazione. 

“Viste le abbondanti nevicate sul territorio di queste ore, con punte di 60 cm, e il bollettino di criticità regionale che segnala allerta gialla per medie e grandi valanghe, prevalentemente in zone non antropizzate o fenomeni noti per elevata frequenza, sono chiuse dalle ore 14.30 l’area della Brenva e dalle ore 16.30 la Val Ferret, con interruzione di tutto il traffico veicolare e pedonale – riporta il sito comunale in data 17 gennaio Il bollettino di criticità regionale segnala in particola sulla nostra zona che: gli eventi valanghivi di magnitudo maggiore (medie e grandi valanghe) saranno prevalentemente localizzati in zone non antropizzate, oppure potranno essere fenomeni già noti alla comunità, con un’elevata frequenza di accadimento. Non si escludono fenomeni di piccole dimensioni che possano comunque interferire con le infrastrutture.”

L’ordinanza di chiusura della Val Ferret

L’ordinanza del Comune di Courmayeur prevede, fino a revoca della stessa, il divieto di circolazione veicolare e pedonale dalla sbarra di La Palud a Planpincieux e la evacuazione delle aree a monte della sbarra di La Palud. Il Sindaco potrà eventualmente “autorizzare, verificate le soggettive condizioni di rischio e le motivazioni alla base della richiesta, la permanenza in loco di un numero limitato di persone.”

La riapertura della Val Ferret è condizionata al sopralluogo che si svolgerà in data odierna, se ci saranno le condizioni. Sempre meteo permettendo, si procederà a disgaggi nella giornata di domani.

Nella giornata odierna in Val Ferret è previsto (salvo imprevisti) un convoglio speciale alle ore 15:20, destinato a chi, informato del rischio valanghivo connesso al transito, debba raggiungere comunque per motivi di necessità e urgenza località Planpincieux o, se già presente a Planpincieux, deve scendere a valle.

Chiusure nell’area Brenva

Con una seconda ordinanza, il Comune ha inoltre disposto dalle ore 14:30 del 17 gennaio 2023 (fino a revoca della stessa) il divieto di transito, in entrata e uscita, sia pedonale che con sci, mezzi a motore e qualsiasi altro veicolo, nell’area Brenva, compresa dagli accessi alla Val Veny, in particolare da Piazzale Funivie Val Veny, ex Des Alpes e dalla pista a valle del Tunnel del Bianco, compreso il Plan Ponquet. E’ escluso dal suddetto divieto il comprensorio sciistico.

Pericolo valanghe da grado 2 a grado 4

Per la giornata odierna sulla regione è previsto un pericolo valanghe compreso tra 2 e 4. Nel dettaglio di grado 2 sulle aree della Valle di Cogne, Testata Saint-Barthelemy, Valtournenche, Introd, Arvier e Aymavilles, Champdepraz Monte Avic, Bassa Valle di Champorcher, Bassa Valtournenche – Chatillon, Testata Gressoney ed Ayas, Testata Val d’Ayas-Saint Jacques, Quart e Nus, Pontey, Pollein e Saint-Marcel, Bassa Valle di Gressoney ed Ayas, Media Val d’Ayas-Brusson, Media Valle del Lys.

“Neve ventata recente e meno recente sono la principale fonte di pericolo – riporta il bollettino AINEVA – . Con neve fresca e vento da moderato a forte proveniente dai quadranti nord occidentali si formeranno accumuli di neve ventata soffici. Gli accumuli di neve ventata di dimensioni piuttosto piccole verranno innevati e saranno quindi difficilmente individuabili. Gli accumuli di neve ventata possono distaccarsi già in seguito al passaggio di un singolo appassionato di sport invernali nelle zone marginali, tuttavia raggiungere per lo più piccole dimensioni. I punti pericolosi si trovano soprattutto sui pendii molto ripidi esposti a nord est, est e sud est, specialmente nelle zone in prossimità delle creste e dei passi. Questi punti pericolosi sono numerosi e difficili da individuare. Inoltre, le valanghe possono anche subire un distacco negli strati basali del manto e, a tutte le esposizioni, raggiungere dimensioni piuttosto grandi. I rumori di “whum” sono campanelli di allarme. Da domenica sono caduti sino a 20 cm di neve al di sopra dei 2000 m circa, localmente anche meno. Con il vento da moderato a forte proveniente da nord ovest, si sono formati accumuli di neve ventata. Il forte vento ha rimaneggiato intensamente la neve fresca e la neve vecchia. Alle quote medie e alte, nella parte basale del manto nevoso si trovano strati fragili a cristalli angolari. A tutte le esposizioni al di sotto dei 2000 m circa è generalmente presente troppo poca neve per la pratica degli sport invernali.”

Grado 3 si registra su Cervinia e Alta Vallpelline, Saint-Pierre e Saint-Nicholas, Valsavaranche, Val di Rhemes, Valgrisenche, Bassa e Media Valpelline. Zone in cui “da domenica sono caduti sino a 30 cm di neve al di sopra dei 2000 m circa, localmente anche di più. Con il vento da moderato a forte proveniente da ovest, gli accumuli di neve ventata sono cresciuti. Questi ultimi non si sono ben legati con la neve vecchia a tutte le esposizioni. Il forte vento ha rimaneggiato intensamente la neve fresca e la neve vecchia. Alle quote medie e alte, nella parte basale del manto nevoso si trovano strati fragili a cristalli angolari. A tutte le esposizioni al di sotto dei 2200 m circa c’è meno neve di quella solitamente presente in questo periodo.” Si raccomanda pertanto prudenza e molta esperienza per affrontare escursioni e discese fuori pista. 

Grado 4, come premesso, è previsto nelle aree della Val Veny, La Salle Morgex, Val Ferret, Val di La Thuile, Gran Bernardo Ollomont. “Sui pendii carichi di neve ventata forte pericolo di valanghe asciutte – riporta il bollettino – . Con neve fresca e vento, nel corso della giornata gli accumuli di neve ventata cresceranno ulteriormente. La neve fresca e soprattutto gli accumuli di neve ventata che in alcuni punti hanno raggiunto un certo spessore sono instabili. Già un singolo appassionato di sport invernali può molto facilmente provocare il distacco di valanghe, anche di grandi dimensioni. Le escursioni e le discese fuori pista richiedono attenzione e prudenza. Sono previste molte valanghe asciutte spontanee di dimensioni medio-grandi. Dai bacini di alimentazione in quota le valanghe asciutte avanzeranno a livello isolato sino a fondovalle. Le valanghe possono avanzare sino a valle e minacciare a livello isolato le vie di comunicazione esposte. Da domenica sono caduti sino a 40 cm di neve al di sopra dei 2000 m circa, localmente anche di più. Con il vento da moderato a forte proveniente da ovest, gli accumuli di neve ventata sono cresciuti. Questi ultimi non si sono ben legati con la neve vecchia a tutte le esposizioni. Il forte vento ha rimaneggiato intensamente la neve fresca e la neve vecchia. Alle quote medie e alte, nella parte basale del manto nevoso si trovano strati fragili a cristalli angolari.”

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