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Si lancia con il paracadute dal Grandes Jorasses

CURMAYEUR, Aosta — Il base jumping abbatte una frontiera leggendaria. Il paracadutista russo Valeri Rozov ha scalato la Nord del Grandes Jorasses (4.208 metri) e poi si è gettato dalla cima di una delle più grandi pareti delle Alpi. Si tratta di una prima mondiale.
L’immensa parete Nord del Grandes Jorasses, sul versante francese del massiccio, è una delle più dure e "mitiche" delle Alpi: misura circa 1.200 metri di altezza per quasi un chilometro di lunghezza.
Stando al progetto originario, Rozov e compagni (i russi Denis Provalov, Maxim Malanchuk, Dimitry Lifanov e il francese David Autherman) sarebbero saliti seguendo la linea di “Le Nez” aperta dagli Italiani Mauro Bubu Bole e Mario Cortese nel 2005 (7b, M4, 1100m). Si tratta di una delle più dure tra le numerose vie di ascensione su roccia, ghiaccio e/o misto esistenti sulla parete.
La scalata è durata 4 giorni consecutivi. Una volta in cima, è stato scelto il punto più sicuro dal quale effettuare il lancio e l’impresa è stata compiuta. Maggiori dettagli verranno forniti solo al rientro del team in terra russa.
Per Rozov, già campione nazionale, europeo e mondiale di paracadutismo, questo tipo di tuffi non è una novità. Nella sua carriera è “saltato giù” da parecchie montagne, tra le altre il Mt. Nalumasortoq in Groenlandia e l’Amin Brakk in Karakorum.
Il Grandes Jorasses si trova nella parte settentrionale del massiccio del Bianco e comprende un gruppo di cime di cui la più bassa misura 3.996 metri (Punta Young) e la più alta 4.208 metri (Punta Walker). Questa impresa era l’ultima fase del progetto di Rozov di “climbing extreme base jump”.
Dove la sigla B.A.S.E. sta per Buildings (edifici), Antenna (torri non abitate), Span (ponti, archi) and Earth (sporgenze naturali): i quattro tipi di piattaforme usate per questo tipo di salti, che hanno in comune il lancio da un punto fisso con il paracadute.
Sara Sottocornola
(fonte immagine: Mountain.ru)