CronacaNews

Maiella, complessa operazione di soccorso tra neve e raffiche di vento. Morto un escursionista

Un escursionista di 34 anni di Roma è deceduto nella mattina di domenica 20 novembre presso l’ospedale di Chieti, dove era stato ricoverato nella serata di sabato, a seguito di un delicato recupero sulla Maiella, effettuato dal Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo.

Il giovane era arrivato sabato in Abruzzo con un suo amico per un’escursione in montagna. I due avevano lasciato la loro automobile al Rifugio Pomilio verso le 10:00 di mattina, quando però le condizioni meteo erano già difficili perché stava nevicando e c’era vento.

I due dal Rifugio Pomilio hanno raggiunto il Bivacco Fusco a quota 2455 metri: un percorso impervio che richiede almeno 3 ore di cammino. Uno dei due, il ragazzo purtroppo poi deceduto, è scivolato lungo la via del ritorno, a causa della presenza di ghiaccio. Nel mentre l’amico che era con lui, anche lui di 34 anni di Roma, ha allertato i soccorsi intorno alle 17:00. Nel frattempo le condizioni meteo erano peggiorate a causa della neve e delle forti raffiche di vento. In più con l’arrivo del buio le temperature sono continuate a scendere.

Appena il Soccorso Alpino e Speleologico abruzzese ha ricevuto l’allarme, sono partite dalla stazione di Penne e di Chieti delle Squadre di terra del Soccorso Alpino. Purtroppo l’arrivo del buio ha impedito all’elicottero di decollare, cosi i soccorritori hanno richiesto l’intervento dell’elicottero dell’Aeronautica Militare, pronto a decollare dalla base di Poggio Renatico.

Tuttavia le forti raffiche di vento hanno reso impossibile anche questo tipo di intervento aereo. Nel frattempo si sono messe in cammino sotto la neve e la tempesta di vento anche le squadre del Soccorso Alpino di Sulmona e L’Aquila. In tutto un’operazione che ha coinvolto 25 membri del Soccorso Alpino e Speleologico abruzzese e due medici soccorritori del Soccorso Alpino.

Verso le 20:00 i due ragazzi sono stati raggiunti, avevano un principio di ipotermia e uno dei due, quello deceduto, era sfinito, così è stato soccorso e posizionato sulla barella. Purtroppo però durante la discesa il ragazzo è andato in arresto cardiaco, è stato rianimato più volte dai medici del Soccorso Alpino e quando i soccorsi sono giunti al Rifugio Pomilio, c’era già l’ambulanza medicalizzata, che lo ha portato in codice rosso all’ospedale di Chieti. Le sue condizioni sono sembrate subito gravi ed è successivamente morto in ospedale.

Tags

Articoli correlati

Un commento

  1. E’ giusto chiamarli ragazzi ?

    Il soccorso là non scherza : 25 persone più 2 medici e mezzi motorizzati vari e anche l’esercito !!!

    Sempre più morti di gente che sembra senza cultura della montagna.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close