Il recupero in parete di arrampicatori vincolati alle proprie corde di progressione rappresenta una tipologia di intervento, messa in atto dal Soccorso Alpino, particolarmente delicata. A spiegare nel dettaglio tecnico come esso venga svolto, con un video breve ma esaustivo, è il Soccorso Alpino e Speleologico piemontese.
“Abbiamo organizzato una formazione specifica rivolta a tutti i nostri Tecnici di Elisoccorso sul recupero dello scalatore con taglio delle corde – si legge a corredo del video, diffuso sui canali social del Soccorso Alpino Piemonte e del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Nazionale – . Si tratta probabilmente della manovra più complessa e delicata tra quelle che si effettuano con l’elisoccorso perché prevede di vincolare il velivolo al suolo, seppur per un brevissimo lasso di tempo. Richiede quindi il massimo affiatamento tra il soccorritore appeso al verricello e la componente aeronautica sull’elicottero.”
L’intervento prevede di calare il soccorritore tramite verricello nei pressi dell’arrampicatore da soccorrere. Una volta giunto nelle vicinanze, si procede a chiedere al pilota l’autorizzazione a un vincolo, ottenuta la quale è possibile procedere agganciando l’infortunato e tagliando le sue corde di progressione, così da liberare l’elicottero.
“Proprio perché sono interventi rari e delicati – chiarisce il Soccorso – è fondamentale un addestramento continuo“.
