L’arrivo della bella stagione invoglia le gite in montagna: le temperature si fanno più miti e i panorami cambiano grazie alla natura che inizia a svegliarsi dopo i mesi invernali. Aprile è anche un mese particolarmente propizio per osservare uno degli animali più maestosi delle nostre Alpi, lo stambecco. Infatti, è il momento in cui questo magnifico e imponente animale scende di quota verso i prati più a valle per nutrirsi dei primi pascoli che rinverdiscono.

In base alle zone, può essere relativamente facile imbattersi in gruppi più o meno numerosi di stambecchi, anche vicino ai sentieri essendo una specie non troppo timorosa dell’essere umano. Come allora comportarsi per non arrecare disturbo a questi animali e non creare situazioni di pericolo? Ecco alcuni consigli.
- Non avviciniamoci. Pare un’indicazione banale, ma a volte la volontà di scattare una bella foto può annebbiare il buon senso. Cerchiamo quindi di ammirarli a distanza, così da non cerare loro inutile stress.
- A volte però capita di trovare l’animale selvatico sul sentiero che stiamo percorrendo e non sia possibile aggirarlo. In questo caso allora è meglio muoversi con calma, ma facendo notare la nostra presenza così che si possa allontanare da solo in tranquillità.
- Attenzione ai cani. Lo stambecco è pacifico con l’uomo, ma può non esserlo con il nostro cane che viene scambiato per un predatore da cui difendersi. Regola aurea, che ricordiamo anche qui, è di tenere il cane al guinzaglio. È molto importante anche non far avvicinare/far puntare al cane lo stambecco. Infatti, quest’ultimo, nell’intento di scacciare il pericolo, potrebbe avvicinarsi per caricare il nostro amico a quattro zampe e di conseguenza anche noi. Quindi, se capitiamo in questa situazione, allontaniamoci senza indugio.
- Si consiglia infine di avere qualche accorgimento in più ai maschi durante la stagione degli amori (tra novembre e gennaio) e in tarda primavera alle femmine con i cuccioli.