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Escursionisti sordomuti bloccati di notte su un sentiero, soccorsi grazie a una app in stato di ipotermia

Si è concluso nella prima mattina di domenica 27 marzo, attorno alle ore 4, l’intervento di recupero di un gruppo di escursionisti sordomuti che dalla sera di sabato ha coinvolto il Soccorso Alpino e Speleologico della Toscana nella zona della Stazione di Fornello (Vicchio, FI).

L’allarme è stato lanciato nella sera di sabato 26 marzo intorno alle 21. I tre escursionisti (di Montespertoli, FI) erano bloccati sul sentiero 56 del CAI che dalla località Casette porta a Fornello. Una di loro tramite un’applicazione apposita è riuscita ad inviare una richiesta d’aiuto e le coordinate geografiche. Sul posto è subito intervenuta una prima squadra di tecnici della Stazione Monte Falterona. Arrivati a Gattaia, dove parte il sentiero che sale per Fornello, hanno visto la donna che aveva dato l’allarme venir loro incontro.

Nonostante la difficoltà nelle comunicazioni, l’escursionista è riuscita a spiegare di essere scesa in circa un’ora e mezzo dal punto dove ha lasciato gli altri due escursionisti per venire a cercare aiuti. I primi tecnici sono saliti per il sentiero fino a superare il Casello della Beppa e, intorno alle ore 11, hanno individuato la coppia. I due escursionisti (tra i sessanta e settant’anni) sono stati trovati in uno stato iniziale d’ipotermia a causa dell’abbigliamento leggero e delle scarpe bagnate e la donna riportante un brutto trauma ad un arto inferiore.

Il primo tecnico a raggiungerli è un infermiere del Soccorso Alpino che ha portato i primi soccorsi: i due sono stati coperti con abiti in più e messi sotto teli termici e l’arto dell’infortunata è stato immobilizzato. In quel momento, a causa del terreno impervio e della difficoltà di effettuare le operazioni di recupero via terra, viene attivato un elicottero dell’Aeronautica Militare tramite il Rescue Coordination Center del Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico (FE). Nel mentre sopraggiungono altre due squadre del Soccorso Alpino. Una squadra si occupa di mettere in barella l’infortunata che viene poi spostata per circa 500 metri, a spalla, fino al punto individuato per l’estrazione con l’elicottero.

La seconda squadra ha provveduto a diradare l’area di estrazione dai rami. I vigili del fuoco, arrivati in quel momento, si sono resi disponibili per un recupero su rotaia tramite il loro mezzo bimodale in caso di problemi con il recupero tramite l’elicottero. L’elicottero AW139 da Cervia, ha imbarcato i tecnici del Soccorso Alpino e si è poi diretto sulle coordinate dell’intervento. Lì, non senza complicazioni date dall’ambiente boschivo fitto, la donna è stata portata via tramite verricello ed ospedalizzata a Careggi. Il marito è stato accompagnato a piedi fino all’ambulanza a Gattaia, dove aveva anche la macchina. L’intervento si è concluso intorno alle 4.30. Sul posto sono intervenuti dieci tecnici del Soccorso Alpino in totale.

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