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Complesso intervento di recupero di due escursionisti scivolati nel Gruppo del Catinaccio

L’inverno continua a latitare su Alpi e Appennini e i comunicati relativi agli interventi di soccorso che giungono dal CNSAS raccontano una grande presenza di escursionisti in quota, a spasso sui sentieri, che pur apparendo in condizioni primaverili per la vasta assenza di neve, tocca ricordare che continuino a rappresentare un potenziale pericolo per la presenza di ghiaccio. Anche nel weekend appena trascorso, la maggioranza degli interventi da Nord a Sud è stata attivata in soccorso di escursionisti scivolati su ghiaccio o bloccati dal ghiaccio. Riportiamo di seguito l’intervento più complesso, realizzato nel Gruppo del Catinaccio.

Complesso intervento di soccorso nel gruppo del Catinaccio

Due escursionisti sono stati elitrasportati nella serata di domenica 30 gennaio all’ospedale Santa Chiara di Trento per i politraumi riportati dopo essere scivolati per circa 25 metri su un terreno misto di roccia, neve e ghiaccio nel gruppo del Catinaccio.

Da una prima ricostruzione pare che i due escursionisti stessero scendendo dal rifugio Re Alberto verso il rifugio Vajolet. Probabilmente dopo essere usciti dalla traccia del sentiero, sono scivolati lungo il pendio finendo circa 15 metri più a monte del sentiero 546 che dal rifugio Gardeccia arriva al rifugio Vajolet, a una quota di circa 2.200 m. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 16.40 dagli stessi infortunati.

Il tecnico di centrale del Soccorso Alpino e Speleologico, con il coordinatore dell’area operativa Trentino settentrionale, ha chiesto l’intervento dell’elicottero, mentre gli operatori della Stazione Centro Fassa si sono portati in piazzola a Pozza di Fassa.

L’elicottero, dopo aver individuato i due infortunati, a causa del forte vento presente in quota che non ha permesso l’utilizzo del verricello, è atterrato nella piazzola del rifugio Vajolet. Il tecnico di elisoccorso e l’equipe medica hanno raggiunto i due infortunati a piedi in pochi minuti, prestando loro le prime cure mediche.

In due successive rotazioni l’elicottero ha trasportato in quota altri sei operatori della Stazione Centro Fassa, per dare supporto all’equipaggio nelle operazioni di recupero, mentre altri quattro soccorritori raggiungevano il luogo dell’incidente a piedi dal rifugio Gardeccia.

I due infortunati, entrambi coscienti, sono stati stabilizzati, imbarellati e portati a braccia con la barella portantina fino alla piazzola del rifugio Vajolet, dove li attendeva l’elicottero. L’intervento si è concluso che ormai era buio, intorno alle 19. I due infortunati sono stati portati all’ospedale Santa Chiara di Trento, mentre la squadra di soccorritori è rientrata a piedi al rifugio Gardeccia e da lì a valle con le motoslitte e i quad.

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3 Commenti

  1. Cosa si vuol commentare….nell’articolo no si dice se avevano l’attrezzatura adeguata per quel tipo di itinerario. mi riferisco a inbrago Ramponi, Picozza ed almeno una corda…o set da via ferrata che in quell’ itinerario estivo può essere utile. Complimeti ai soccorritori.

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