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Trovato senza vita alpinista disperso sul Monviso

I tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese hanno trovato questa mattina il corpo senza vita di un alpinista disperso sul Monviso (CN) da sabato 9 ottobre.

Le operazioni di ricerca, avviate nella giornata di domenica 10, sono riprese alle prime luci del giorno. Nel pomeriggio di ieri, dopo che i famigliari avevano denunciato il mancato rientro, è stato effettuato un sorvolo della montagna da parte dell’elicottero dei Vigili del Fuoco, ma senza esito. Nel frattempo i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese avevano intervistato le cordate che scendevano sia dal versante della Val Varaita, sia da quello della Valle Po, ma del disperso non vi erano tracce.

Questa mattina l’eliambulanza dell’Emergenza Sanitaria Piemontese ha trasportato in quota le squadre che inizieranno a battere la montagna da terra. Il piano per le ricerche odierne era di concentrare inizialmente l’attenzione sul versante nord ovest della montagna, che il disperso avrebbe scelto per scendere in direzione del rifugio Vallanta. All’intervento hanno collaborato il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e i Vigili del Fuoco

Durante il primo sorvolo della zona a bordo dell’eliambulanza dell’Emergenza Sanitaria Piemontese per il trasporto a monte delle squadre, la salma è stata individuata sul versante nord della montagna oltre 400 metri a valle della cresta nord ovest che l’uomo stava presumibilmente percorrendo al momento dell’incidente.

Dopo la constatazione del decesso e l’autorizzazione alla rimozione della salma, il corpo dell’uomo è stato recuperato a bordo dell’eliambulanza e consegnato ai Carabinieri di Casteldelfino (CN) per le operazioni di Polizia Giudiziaria. Hanno collaborato il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e i Vigili del Fuoco.

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2 Commenti

  1. Non solo sul Monviso, anche in altre zone . bisognerebbe unificare le varie cronache locali..e per fortuna lo fa il Cnsas con bollettini statistica che sfrondano l dettagli come la zona di accadiemnto,puntando piu’ alla causa ed al periodo. Scommetterei che ci saranno scivolate su tratti ghiacciati diescursionisti o su terreni fangosi e ricoperti di foglie e scoscesi per cercatori di funghi, accomunati da calzature inadatte, mancata comunicazione di itinerari…di campo assente dei telefonini.un deja vu

  2. Io non sono un esperto della zona perché mi trovo ad est, ma dalle foto vedo la presenza di neve e probabile ghiaccio e siamo sul versante nord. Se poi era solo forse non era autoassicurato e comunque è una manovra sempre difficoltosa, meglio sempre essere in due in questi casi.
    Chiaramente non mi permetto di giudicare nessuno, dico solo che io non lo farei mai in ottobre, quando la roccia si raffredda molto di notte e c’è una forte escursione termica.

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