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Campionati di arrampicata. Zoom inappropriato ai danni di una climber. “Basta sessualizzare le atlete”

Mentre a Mosca va in scena l’ultima giornata dei Campionati del Mondo di Arrampicata Sportiva, un grande polverone mediatico si sta innalzando attorno a una vicenda verificatasi lo scorso 18 settembre, durante le semifinali di Boulder. Nel corso di un replay durante la diretta delle gare, sarebbero state trasmesse delle riprese inappropriate a danno dell’atleta austriaca Johanna Färber. Ovvero uno zoom un po’ troppo focalizzato sul fondoschiena della ragazza, per la precisione sulle impronte di magnesite lasciate sui pantaloncini.

Invitiamo la collettività a non ricercare le immagini in questione. Il video è stato prontamente rimosso dal canale Youtube e sottoposto a editing.

A rendere ancor più grave l’accaduto, è che un simile incidente si sia già verificato ai danni di Johanna lo scorso giugno, durante la diretta della tappa di Innsbruck di Coppa del Mondo. Inevitabile la sua reazione, e inevitabile l’arrivo di scuse ufficiali per l'”inconveniente”.

IFSC: “Stop alla oggettivazione del corpo umano”

Le scuse della IFSC, che si è assunta colpe e responsabilità, sono arrivate immediatamente, nella stessa giornata di domenica. Nel comunicato ufficiale diffuso su web e social si legge:

“La International Federation of Sport Climbing (IFSC) desidera scusarsi nel profondo con Johanna Färber, il team austriaco e tutte le atlete, nonché l’intera community dell’arrampicata sportiva, per le immagini che sono state trasmesse oggi nel corso delle semifinali femminili di Boulder, durante i Campionati del Mondo di Arrampicata Sportiva in corso di svolgimento a Mosca. La IFSC condanna la oggettivazione del corpo umano e prenderà provvedimenti per fermarla e proteggere le atlete. A seguito di un incontro con i rappresentanti del team austriaco, il Presidente IFSC Marco Scolaris ha rilasciato il seguente commento: ‘Quante volte ancora le cose dovranno andare nel verso sbagliato, prima che si comprenda come farle nel modo giusto?’.” 

Scuse ufficiali, per la seconda volta in un anno, risultano arrivate anche dall’emittente ORF (Osterreichischer Rundfunk).

Johanna Färber: “Mi sento davvero imbarazzata”

Parole che certo non cancellano un errore pesante, come risulta evidente dal duro messaggio affidato a una story Instagram dall’atleta austriaca: “Onestamente andate a quel paese. Ciò che questa clip in slow motion ha mostrato su NATIONAL TV e Youtube è assolutamente privo di rispetto sconvolgente. Sono una atleta e sono qui per dare il meglio di me. Con tutta sincerità, mi sento davvero imbarazzata all’idea che migliaia di persone abbiano visto queste scene. Dobbiamo smetterla di sessualizzare le donne nel mondo sportivo e iniziare ad apprezzarle per le loro performance.”

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5 Commenti

  1. Si potrebbero eseguire test a porte chiuse, oggetto: come viene l’arrampicata in pantaloni e camicione o intere vestaglione larghe? e’proprio necessario l’abbigliamento tecnico attuale o e’ un escamotage cui atleti ed atlete devono sottostare per avere sponsor, dirette o differite tv, siti web, spot???

  2. Sofia Goggia alcuni anni fa la prese più simpaticamente per un primo piano al suo lato B. Ma il suo lato B era più consistente… anche il suo carattere è più consistente!

  3. Ho visto la gara di Mosca con evidenziato il lato posteriore della Moroni.
    Come viene presentato e ripreso quello va bene per i bavosi censori ipocriti ?!?!?

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