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Cala la notte e perdono l’orientamento. Alpinisti tedeschi incrodati sulle Dolomiti di Brenta

Si è concluso intorno alle 21.40 di lunedì 13 settembre un intervento in soccorso di una cordata di due alpinisti tedeschi del 1974 e del 1982, incrodata in parete circa 50 metri sopra la Bocca d’Ambiez (Dolomiti di Brenta) a una quota di circa 2.900 m.s.l.m.. I due stavano scendendo in corda doppia quando, con l’arrivo del buio, hanno perso l’orientamento senza più riuscire a procedere autonomamente. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 20.30.

Il Tecnico di Centrale Operativa del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino occidentale, ha chiesto l’intervento dell’elicottero, mentre gli operatori della Stazione di San Lorenzo in Banale si portavano in piazzola per dare supporto all’equipaggio in caso di bisogno.

L’elicottero è volato fino al rifugio Tosa Pedrotti per sbarcare l’equipe medica e imbarcare un secondo Tecnico di Elisoccorso. Salito in quota, l’equipaggio dell’elisoccorso è riuscito a individuare i due alpinisti utilizzando i visori notturni e grazie ad una luce appositamente accesa dai due uomini in parete. Con due verricelli di circa 35 metri i due Tecnici di Elisoccorso presenti a bordo si sono calati uno dopo l’altro ed hanno recuperato i due alpinisti. Illesi, i due sono stati trasportati al rifugio Tosa Pedrotti, dove hanno trascorso la notte.

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7 Commenti

  1. Ma solo io provo un po’ di fastidio a leggere queste notizie? Due alpinisti, con clima normale, non dovrebbero essere in grado di affrontare una notte in parete senza conseguenze e senza dover fare correre dei rischi ai soccorritori?

    1. Certo, ma i vari e numerosi tipi di soccorso devono pur giustificare la loro esistenza e i tanti milioni che ricevono.
      I soccorritori …. come i soldati.

      Sono un poco deluso 🙂

      1. Provo ancora di più fastidio a leggere questo commento….Tornando all’intervento,credo e spero che i 2 abbiano ponderato bene la scelta di chiamare aiuto.
        Potrebbe anche darsi che uno dei 2 si sia fatto prendere dal panico,e li non c’è raziocinio che tenga.Solo loro potrebbero furgare il dubbio.

        1. Mi stavo riferendo al commento di Paolo, equiparare il CNSAS a dei mercenari mi sembra follia pura.
          Invece concordo pienamente con te, con meteo clemente una cordata deve essere in grado di passare una notte in parete,è una possibilità tutt’altro che remota. Se non riescono, è bene che evitino del tutto situazioni simili oppure che si facciano accompagnare da una guida.

    2. Sono tedeschi quindi sicuro assicurati tramite DAV (il canone annuale è comprensivo di copertura assicurativa anche per attività private) fino a 25.000 euro, chiamare l’elisoccorso non gli costa nulla…

      1. “chiamare l’elisoccorso non gli costa nulla…” Fosse vero,lo trovo profondamente ingiusto,il rischio è che qualsiasi assicurato tedesco tramite DAV chiami il soccorso perchè magari è solo stanco. Voi che ne pensate?

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