Un incidente è stato fatale per un atleta di 35 anni ceco impegnato nella TDS (Sur les Traces des Ducs de Savoie), la gara da 145 km e 9.100 metri di dislivello partita nel pomeriggio di ieri, martedì 24 agosto, da Courmayeur e che fa parte delle competizioni dell’Ultra Trail du Mont Blanc, in svolgimento in questi giorni tra Francia, Italia e Svizzera.
L’uomo, di cui si è scelto di non diffondere il nome, era al km 62,3 e stava affrontando poco dopo la mezzanotte la discesa del Passeur de Pralognan quando è caduto precipitando. Subito l’intervento dell’equipe di soccorritori, ma l’atleta, trasportato dall’elisoccorso in ospedale, non è sopravvissuto alle ferite riportate.
Gli altri 1200 trailer che stavano svolgendo la gara, per consentire le operazioni di soccorso, sono stati fermati al Passeur de Pralognan e fatti tornare a Bourg Saint-Maurice, dove sono stati accolti e trasportati in luogo sicuro. Per i 293 atleti che avevano già superato il punto dell’incidente la gara è proseguita con l’arrivo a Chamonix dei vincitori questa mattina attorno alle 10.00.
Dispiaciuto enormemente per il ragazzo della repubblica Ceca, dico che essendo lì in quel momento poteva finire anche molto peggio visto che siamo rimasti bloccati in trecento e passa a 2600 mt per circa 2 ore alle 3.30 di notte, in caso di brutto tempo non so come sarebbe finita…. Vanno rivisti tanti aspetti di queste competizioni, ci sono troppi concorrenti di cui una parte totalmente inesperti di montagna
Non è che vanno rivisti tanti aspetti di queste competizioni. Semplicemente queste competizioni non hanno senso. Inutile lamentarsi dei turisti che vanno per ghiacciai in pantaloncini e scarpette, se poi i giornalisti che stigmatizzano questi comportamenti sono gli stessi che esaltano queste competizioni e questi record dove ci sono appunto persone in pantaloncini e scarpette che vanno per ghiacciai e in montagna di notte ecc.
Semplicemente il trail running è uno sport come molti altri che non può essere a rischio 0. Non vedo comunque la logica di paragonare chi pratica uno sport a dei turisti. L’andare in pantaloncini su di un ghiacciaio non è fare trail running così come il guidare la propria auto lungo una strada di montagna non è essere un pilota di rally.
Ma anche un pilota di rally e’ obbligato ad utilizzare tutti gli accorgimenti necessari, tipo cinture di sicurezza ecc. ecc. Come anche i ciclisti professionisti indossano il casco durante le gare.
Quindi dovremmo correre con il casco? Si confonde ancora un atleta con un turista. Mi sembra una polemica inutile da parte di chi vede chi corre in montagna come un intruso nel suo ambiente.
Su questo hai ragione ci vuole un equipaggiamento più che adeguato, per quanto riguarda la competizione ognuno ha la sua, chi sale una montagna, chi ci corre intorno, chi con la moto chi con la macchina…. Fa parte della essere uomo cercare nuove sfide
Bisognerebbe obbligare gli atleti ad una dotazione minima che li renda autosufficienti (come accade in certe competizioni di ultra Skialp in cui è obbligatorio procedere in cordata ad esempio)…se poi con uno zaino per trasportare indumenti salvavita in caso di maltempo si corre meno pazienza…per correre forte ci sono sempre le piste d’atletica.
Ma guarda che chi fa trail running è equipaggiato come o addirittura meglio di un escursionista esperto. E in più ha l’assistenza durante il percorso, i ristori, ci sono i sentieri balisati, controllati e messi in sicurezza. Di solito poi è anche molto meglio allenato. Infatti basta contare quanti incidenti del genere sono capitati negli ultimi 10 anni.
Poi sono d’accordo che la sicurezza non è mai abbastanza ma non pensiate che chi corre in montagna questo tipo di gare (la gara in questione, la TDS, è di 145 km con 9’000 metri di dislivello +) sia uno sprovveduto.