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Valanga sul versante francese del Monte Bianco. Morti due sciatori italiani

Nella giornata di ieri, giovedì 20 maggio, una ingente valanga si è staccata sul versante francese del Monte Bianco, travolgendo due sciatori italiani. Il distacco sarebbe avvenuto nel canale che porta all’Aiguille Verte, nel bacino dell’Argentière.

L’allarme è stato lanciato dai parenti nel corso della giornata. I soccorritori italiani hanno provveduto a contattare il PGHM di Chamonix che ha raggiunto la zona notando i segni della valanga. Non essendoci stati testimoni, le ricerche dei corpi sono proseguite per ore.

Come riporta il quotidiano valdostano Aosta Sera, le vittime erano noti freerider: Alessandro Letey (31 anni), di Aosta e Alfredo Canavari (49 anni) originario delle Marche, ma in Valle da anni.

Il distacco, secondo i dati diffusi dal portale Chamonix.net avrebbe avuto luogo a una quota di 3600 metri, scivolando poi per circa 800 metri sul ghiacciaio dell’Argentière, dove è stato trovato il primo corpo durante un primo sorvolo. Una ventina i soccorritori mobilitati fino alle 20:00 alla ricerca del compagno.

Inizialmente si è adoperato un cane da valanga, ma la ricerca si è rivelata infruttuosa. Si è dunque optato per la ricerca del segnale dell’ARVA che il freerider avrebbe dovuto indossare. Purtroppo la forza della valanga deve avergli strappato il dispositivo dal petto. Dopo lunghe ricerche è stato possibile rintracciare un segnale dal dispositivo Recco presente sugli indumenti della vittima.

Appello alla prudenza

Tra mercoledì e giovedì, a seguito di distacchi sul versante francese del Bianco, si sono registrate 4 vittime. Le condizioni della neve non sono decisamente delle migliori, al punto che la gendarmeria ha lanciato un appello sui social:

“Amici sciatori e alpinisti, ieri e oggi il PG è intervenuto a tre riprese in sede di valanghe il cui bilancio è inappellabile: 4 alpinisti e sciatori deceduti. Gli accumuli nevosi sono ingenti e un forte vento in quota ha contribuito a incrementare l’instabilità del manto nevoso. Ogni volta il meccanismo è lo stesso. Il passaggio di sciatori/alpinisti determina il distacco di una valanga a lastroni. Per i giorni a venire vi raccomandiamo estrema prudenza.”
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