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Dall’India una spedizione trans-himalayana tutta al femminile

Alla guida la prima salitrice indiana dell'Everest

In occasione dell’8 marzo l’India, Paese che dal 2001 ha adottato una politica nazionale finalizzata all’empowerment delle donne, ovvero la valorizzazione del loro ruolo nella società, ha annunciato l’avvio di una avventura ad alta quota tutta al femminile. Il progetto, FIT@50+ Women’s Trans Himalayan Expedition ’21, vedrà come protagoniste 10 alpiniste indiane che abbiano compiuto 50 anni, pronte a condividere una esperienza trans-himalayana.

Una spedizione che i promotori della Tata Steel Adventure Foundation (TSAF) definiscono unica nel suo genere, organizzata in collaborazione con il Ministero degli Affari Giovanili e dello Sport, il Governo indiano, sotto la bandiera di FIT India, campagna nazionale nata per incoraggiare la popolazione a includere lo sport e l’attività fisica nella vita di ogni giorno.

Una spedizione lunga 5 mesi e 4500 km

La FIT@50+ Women’s Trans Himalayan Expedition ’21, che prenderà il via a inizio maggio per concludersi nella seconda settimana di ottobre, sarà guidata da Bachendri Pal, nel 1984 prima donna indiana a raggiungere la vetta dell’Everest. Le altre 9 partecipanti provengono da tutto il Paese. Compaiono in lista altre due alpiniste che già possono vantare il Tetto del Mondo tra le loro conquiste.

Il viaggio trans-himalayano durerà quindi 5 mesi. Si partirà dall’Arunachal, stato settentrionale dell’India, per arrivare al Karakorum Pass, sul confine tra India e Cina. In totale affronteranno da Est verso Ovest 4.500 km e circa 40 passi montani.

“Affronteremo sfide emotive, sociali, mentali e fisiche”

“La spedizione ha lo scopo di rimodulare la mentalità della nostra società – chiarisce la capospedizione Bachendri Pal al quotidiano indiano The Avenue Mail – . Di evidenziare la necessità di mantenersi in forma e dimostrare che l’età e il genere non rappresentino un limite per uno stile di vita sano e attivo.Sarà anche una dimostrazione di empowerment femminile, di leadership, capacità decisionale e di quanto il fitness sia importante per l’intera comunità”.

“Ciò che rende più complicata questa spedizione è la lunga durata. 5 mesi che ci vedranno affrontare molteplici sfide: emotive, sociali, mentali, fisiche. Senza considerare le avversità meteo. Tutti questi elementi messi insieme rendono la Fit@50+ women’s Trans Himalayan expedition una avventura unica”, aggiunge.

Chanakya Chaudhary, Vice Presidente della Tata Steel ha tenuto a evidenziare come la spedizione rientri in un più ampio programma della Fondazione finalizzato proprio all’empowerment femminile. “Per oltre  3 decenni e mezzo, la Tata Steel Adventure Foundation ha giocato un ruolo da pioniere nel creare un ambiente votato alle di pari opportunità e all’empowerment femminile. La FIT@50+ Women’s Trans Himalayan Expedition si presenta così come una ulteriore iniziativa unica nel suo genere che porterà il nostro programma un passo più avanti, rendendo protagoniste donne che abbiano superato i 50 anni di una esperienza che le preparerà anche a sfidare stereotipi fisici e sociali”.

Qualche dettaglio sulla spedizione

Le 10 donne del team FIT@50+ partiranno per il loro viaggio dalle montagne nebbiose dell’Arunachal Pradesh, a Bomdila, e si dirigeranno verso il Bhutan. Attraverseranno quindi tutto il Paese per raggiungere il Sikkim e dalla cittadina bengalese di Kala Pokhari si dirigeranno verso la vetta del Sandakphu, sul confine indo-nepalese.

La squadra approderà quindi in Nepal, dirigendosi verso la regione dell’Everest, attraversando il Salpa Pass, il Lamajura Pass e superando il passo montano più alto al mondo, il Thorang la (5416 m) nel gruppo dell’Annapurna. Il trek le porterà da Jumla, villaggio del Nepal occidentale, al distretto di Kumaon, nello stato indiano dell’Uttarakhand.

Da qui la spedizione proseguirà attraversando il Lamkhaga Pass (5282 m), che collega il distretto del Kinnaur dell’Himachal Pradesh con Harshil, la mini Svizzera dell’Uttarakhand. Le 10 donne proseguiranno il trek fino al distretto di Spiti, superando i villaggi remoti di Kaza e Kibber e raggiungendo il passo Parang La.

La spedizione proseguirà nel Ladakh, dove il team supererà tre passi – il Khardungla (5602 m), Saser La (5411 m), Depsang La (5376 m) – per approdare infine al Karakoram Pass (5540 m), sul confine indo-cinese.

La squadra FIT@50+

Di seguito le protagoniste dell’avventura trans-himalayana:

  • Bachendri Pal, Leader (67- Jamshedpur-Jharkhand),
  • Chetna Sahoo (54-Kolkata-West Bengal),
  • Savita Dhapwal (52-Bhilai-Chhattisgarh),
  • Shamala Padmanabhan (64-Mysuru-Karnataka),
  • Gangorti Soneji (62-Baroda-Gujarat),
  • Chaula Jagirdar (63-Palanpur-Gujarat),
  • Payo Murmu (53-Jamshedpur-Jharkhand),
  • Dr. Sushma Bissa (55-Bikaneer -Rajashtan),
  • Maj. Krishna Dubey (59-Lucknow-UP),
  • Bimbla Deoskar (55- Nagpur-Maharashtra).

Le 10 donne saranno affiancare da un piccolo team di supporto costituito da 3 membri ulteriori provenienti dall’Uttarakhand: Mohan Rawat (41), Amla Rawat (47) e Randev Singh (30).

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Un commento

  1. Si descrive il Thorang La come il passo più alto de mondo e poi si cita il Khardungla di 200 m più alto (??)

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