News

“Per chi suona la montagna”. Il mondo della montagna che resiste unito in un flash mob

Sono state oltre cento le adesioni al flash mob che, nella mattina di ieri, venerdì 5 febbraio, ha visto il mondo della neve unito dal suono delle campane. #PerChiSuonaLaMontagna il nome che è stato scelto per l’iniziativa, promossa dalla rivista Sciare Magazine, che ha visto suonare in contemporanea le campane di tutti i comuni montani aderenti, dalle regioni alpine alla Sicilia.

Obiettivo: dare un segnale forte di resistenza dei territori. Al contempo lanciare un grido d’aiuto in un momento di emergenza estremamente lungo e deleterio per il mondo montagna.

Come nasce #PerChiSuonaLaMontagna

L’idea di #PerChiSuonaLaMontagna è nata con l’ambizione di dar luogo al flash mob più grande del mondo della neve. Le località sciistiche d’Italia sono state invitate a partecipare, suonando tutti assieme alle ore 10 le campane del paese. Una manifestazione senza rischio di assembramenti, senza gesti eclatanti.

“Il richiamo alle campane che in tempi antichi scandivano anche il tempo dei lavoratori, è solo simbolico – si leggeva su Sciare Magazine nell’annuncio dell’iniziativa – . Forse in alcuni paesi ci sono regole che ne impediranno il rintocco, ma non importa. Esistono i campanacci, le sirene dei gatti battipista. Basta un suono. Ed è questo l’invito che rivolgiamo a tutte le stazioni sciistiche chiamate a riprendere le immagini di questo attimo per poi riversarle sui propri siti e pagine social, anche con dei “live”. Con la speranza che vengano fotocopiati dai grandi media televisivi”.

“Con una raccomandazione: Per chi suona la Montagna non è di Sciare o di chi scrive, non ha colori politici o di istituzioni. Appartiene solo e soltanto a tutti i lavoratori di un comparto che sta soffrendo davvero tanto. È solo grazie a loro che migliaia di appassionati possono dedicarsi allo sport più bello del mondo! Grazie e… #PerChiSuonaLaMontagna”.

L’appoggio di Uncem

“Uncem aderisce a “#PerChiSuonaLaMontagna – la dichiarazione dell’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani alla vigilia dell’evento –. Iniziativa promossa dal Direttore di Sciare Magazine Marco di Marco, per un flash mob “della neve”. #PerChiSuonaLaMontagna non ha colori politici, vuole rappresentare un segnale di rilancio e il simbolo di una montagna unita e compatta, da nord a sud, da est a ovest”.

“L’occasione vuole essere anche un augurio ai Mondiali di Cortina 2021prosegue il comunicato – che dopo 48 ore prenderanno il via e costituiranno un segno tangibile di rinascita, verso l’appuntamento atteso dei Giochi Olimpici invernali Milano-Cortina 2026″.

ANEF: “Non lasciamo sole le comunità montane”

Tra i Comuni di montagna che hanno aderito al flash mob troviamo anche San Martino di Castrozza (TN). All’iniziativa ha partecipato, accanto al sindaco Daniele Depaoli e al presidente nazionale AMSI, Maurizio Bonelli, la presidente di ANEF, Valeria Ghezzi, per testimoniare l’unità di tutto il comparto montagna in un momento in cui le incertezze politiche si sommano a una crisi sociale ed economica che dura da troppi mesi e che deve essere tenuta in considerazione per cercare delle soluzioni rapide per aziende e lavoratori, soprattutto quelli stagionali.

“La crisi che stiamo vivendo è innanzitutto un danno sul piano sociale per tutte le comunità montane del nostro paese – spiega Valeria Ghezzi – . Rischiamo che si spopolino enormi territori che hanno resistito negli anni dopo un lungo lavoro di recupero iniziato nel dopoguerra. La crisi economica, oltre a creare effetti immediati negativi sui lavoratori e le loro famiglie, rischia di avere un impatto irreversibile su interi territori. Per questo chiediamo di non lasciare sole le comunità montane e ci auguriamo che al più presto vengano individuate misure di ristoro per tutti quelli che portano avanti intere famiglie grazie all’economia generata dal lavoro in montagna”.

Le campane suonano in diretta

Di seguito alcune delle dirette realizzate dai Comuni partecipanti.

San Martino di Castrozza (TN)

Macugnaga (VCO)

Morgex (AO)

Bardonecchia (TO)

Madesimo (SO)

Ponte di Legno (BS)

Arabba (BL)

Marilleva (TN)

Sestola (MO)

Formazza (VCO)

Baceno (VCO)

Malè (TN)

Pré-Saint-Didier (AO)

Tags

Articoli correlati

Un commento

  1. Certamente mi attirerò critiche per esprimere il mio punto di vista su tale articolo , ma se uno deve essere denunciato per dire la verità..
    La montagna; luogo bello e salubre non vi è nulla da dire, ma che cosa si è fatto per agevolare la vita lassù?
    Penso alla casa, le spese di condominio le spese di luce, la spesa alimentare, ma forse non ci si rende completamente conto che sono assai salate? Come si fa a vivere in montagna con il costo della vita così elevato?
    Adoro la montagna.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close