Lo scorso 30 dicembre, ormai agli sgoccioli dell’infausto 2020, la notte di Courmayeur si è accesa dei colori della tradizionale fiaccolata di fine anno dei maestri di sci che precede il Capodanno. Quest’anno organizzata in una veste diversa, necessariamente. Senza discese e senza pubblico, nel pieno rispetto delle normative vigenti.

“La fiaccolata di fine anno – si legge sulla pagina Facebook Courmayeur Mont Blanc, dove l’evento è stato trasmesso in diretta streaming (ed è ancora disponibile per la visione di chi se lo fosse perso) – è una tradizione in grado di scaldare sempre gli occhi e il cuore”.
Courmayeur illuminata dalle fiaccole
La manifestazione per la prima volta in 60 anni non ha dunque visto scendere sugli sci dallo Checrouit i maestri, che sono invece rimasti immobili con indosso la mascherina e nel rispetto del distanziamento, come si evince dalle immagini suggestive.
“Fiaccole accese ha visto la partecipazione di tutto il paese sulla neve di Dolonne – si legge ancora – con i maestri della Scuola Sci & Snowboard Monte Bianco e della Scuola di Sci e Snowboard Courmayeur, insieme alla Società Guide Alpine di Courmayeur. E per le vie del centro dove commercianti e albergatori hanno rappresentato con le loro fiaccole l’unione di tutti gli operatori turistici. Courmayeur conclude così l’anno, con lo sguardo rivolto in avanti, pronti tutti insieme a ripartire in questo nuovo 2021 ai piedi del Monte Bianco”.
Guardare avanti con fiducia
“È stato un anno difficile – le parole del sindaco di Courmayeur Roberto Rota, maestro di sci e già vice presidente dell’Associazione Valdostana e del Collegio Nazionale dei maestri di sci, rilasciate al quotidiano Repubblica – ma guardiamo con fiducia al futuro. Siamo pronti ad accogliere di nuovo i turisti e gli amici di Courmayeur sulle nostre piste, come nelle numerose attività commerciali del territorio. In piena sicurezza e nel rispetto delle regole. Facendo gruppo, come dimostra questa fiaccolata, possiamo farcela. Con la ripartenza del sistema Italia ci auguriamo che la montagna abbia la giusta considerazione”.