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Il Soccorso Alpino porta Babbo Natale negli ospedali pediatrici

Come ogni anno il Soccorso Alpino e Speleologico ha messo le proprie competenze al servizio dei più piccoli per Natale. A Roma e Palermo i tecnici del CNSAS Lazio e Sicilia, calandosi dall’alto vestiti da Babbo Natale, hanno regalato un sorriso ai bambini ricoverati presso gli Ospedali pediatrici.

A Roma Babbo Natale arriva dal camino

Hanno scelto la tradizione i tecnici del CNSAS Lazio per stupire i bambini ricoverati presso il Policlinico Umberto I di Roma. La banda dei Babbo Natale incaricata di distribuire doni si è infatti calata con una fune lungo le pareti del grande camino della ciminiera presente nel complesso ospedaliero.

“Portare un sorriso e regalare un po’ di stupore ai bambini in cura in questi giorni di festa è una delle missioni più emozionanti per i nostri tecnici ha dichiarato ai microfoni del Messaggero il presidente regionale del Soccorso Alpino e Speleologico, Corrado Pesci – . Dopo tante sfide sul campo, spesso in ambiente impervio, siamo orgogliosi di poter mettere al servizio dei piccoli pazienti del Policlinico Umberto I la nostra competenza tecnica”.

Il Direttore sanitario dell’azienda ospedaliero-universitaria Policlinico Umberto I di Roma, Alberto Deales aggiunto che “questo straordinario spettacolo acrobatico ‘rischia’ di diventare l’appuntamento dell’anno di cui con gioia possono godere i giovanissimi pazienti che per ragioni di salute sono ricoverati nella nostra struttura. Siamo grati ai volontari che ci danno una mano donando questi momenti di letizia e distrazione in un tempo in cui la pandemia ci fa capire ancora meglio quanto anche la solidarietà sia importante per migliorare la qualità di vita delle persone malate“.

Lo show del Soccorso Alpino Siciliano 

I tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano, stazione Palermo-Madonie, si sono dedicati alla solidarietà regalando qualche minuto di spensieratezza ai piccoli degenti dell’Ospedale pediatrico “Giovanni Di Cristina” di Palermo.

D’intesa con la direzione sanitaria del nosocomio e nel pieno rispetto delle norme anti-Covid, dieci tecnici del Sass in costume da Babbo Natale si sono calati dal terrazzo del padiglione “Biondo” e, per evitare qualsiasi contatto con i bambini e con il personale dei reparti “visitati”, si sono limitati a bussare sui vetri delle finestre mostrando cartelli di auguri.

“Per una volta abbiamo voluto derogare ai nostri compiti istituzionali per offrire qualche attimo di serenità ai bambini ricoverati in un momento particolarmente difficile come quello che stiamo vivendo a causa della pandemia. Avremmo voluto distribuire caramelle e giocattoli ma, per il rispetto delle norme anti-Covid, ci siamo limitati a portare un messaggio di augurio attraverso i vetri delle finestre”.

Da parte sua il direttore generale dell’Arnas “Civico Di Cristina Benfratelli”, Roberto Colletti, ha parlato di “una iniziativa che cerca di portare normalità in un momento di grande difficoltà”. “I bambini – ha aggiunto – hanno diritto a cure più umane rispetto agli adulti e quindi abbiamo ritenuto che i piccoli degenti ricoverati nei nostri reparti durante le feste natalizie avessero la necessità di viverle in maniera più serena facendo portare loro gli auguri dai Babbo Natale venuti dall’alto”.

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2 Commenti

  1. Troppo di parte per esprimere un giudizio sull’iniziativa. Sono stato uno dei 10 Babbo Natale, scesi con le corde lungo la vetrata dell’Ospedale dei Bambini di Palermo, vetrata dietro la quale, al sicuro da qualsiasi forma di contagio, i piccoli degenti insieme al personale di assistenza (infermieri e medici), hanno molto gradito la nostra iniziativa, chiedendoci di fare da cornice “fuori dal comune” alle loro foto.
    Tristi solo di non poter fare di più per chi alla sofferenza aggiunge l’età in cui si dovrebbe poter giocare senza limiti, senza fasce, flebo ed altri presidi indispensabili.

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