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“Il Molise esiste e ci ha sorpreso!”, parola dei ragazzi di Va’ Sentiero

Hanno camminato anche attraverso il Molise i ragazzi di Va’ Sentiero, che continuano la loro esplorazione del rinato Sentiero Italia CAI. Si sono innamorati della Regione che non esiste, scoprendola un passo alla volta. “Eravamo tutti molto curiosi di conoscere questo territorio che molti di noi hanno scoperto e visitato per la prima volta” ci raccontano. “Nutrivamo molte curiosità” e sono state tutte ricompensate dalla moltitudine di sapori, odori e sensazioni che questo piccolo spazio, spesso dimenticato, conserva. “L’esperienza si è snodata lungo il filo conduttore dei Tratturi, queste antiche vie di transumanza usate dai pastori per muoversi tra il Centro Italia e il Tavoliere delle Puglie. D’inverno si andava a sud, in primavera si tornava verso i pascoli abruzzesi. “Sono delle autostrade verdi, strisce large un centinaio di metri che attraversano mezza Italia tra boschi e campi. Una linea dritta, marcata sul territorio”.

Percorrendoli hanno incontrato paesi e borghi, chiese e montagne, siti archeologici e tradizione. Il santuario di Maria Santissima Addolorata, poi l’eremo dei Santi Cosma e Damiano a Isernia. In questa ritrovata spiritualità si inserisce “la scoperta dei Sanniti. Siamo rimasti colpiti dall’orgoglio con cui queste genti ci hanno detto ‘siamo Sanniti!’, dal senso di appartenenza a un popolo”. Suggestiva è stata poi la scoperta dei siti archeologici, come l’anfiteatro di Pietrabbondante e le rovine di Altilia Sepino. “Te le ritrovi davanti all’improvviso, uscendo dal bosco, bellissimo”. Poi ci sono le montagne, quelle che in pochi sanno riconoscere. Le Mainarde, il gruppo della Meta. Spettacolari, per certi versi ci hanno ricordato le Prealpi Giulie con boschi selvaggi sovrastati di pareti chiare e verticali. Boschi zeppi di cervi che ci accompagnato nelle prime ore dell’alba con il loro bramito”.

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