AlpinismoAlta quota

Lhotse, il video della prima discesa sugli sci di Nelson e Morrison

Il 30 settembre 2018, Hilaree Nelson e Jim Morrison mettevano a segno la prima discesa integrale sugli sci lungo il Lhotse Couloir, una linea di 700 metri con pendenze di oltre 50°, dopo aver raggiunto la vetta in circa 12 ore, con uso parziale di ossigeno supplementare. Vi riproponiamo il video dell’epica impresa, senza dubbio una delle più impressionanti discese da un Ottomila.

Un progetto ben studiato, con una partenza ad hoc dopo la stagione monsonica così da assicurarsi di trovare il couloir ricoperto di neve. Una volta attrezzato l’Icefall da parte di una squadra di Sherpa, Nelson e Morrison hanno intrapreso la salita, optando per l’ausilio dell‘ossigeno supplementare da quota 8300 m, ovvero dalla base del canalone. La discesa li ha visti scivolare da quota Ottomila a Campo 2 (6400 m).

La prima salita del Lhotse

Il 18 maggio 1956 una spedizione svizzera toccava per la prima volta nella storia la vetta della quarta montagna della terra, il Lhotse (8156 m). Sotto la guida di Albert Eggler, la spedizione composta da Wolfgang Diel, Hans Grimm, Hansrudolf Von Gunten, Eduard Leuthold, Fritz Luchsinher, Jürg Marmet, Fritz Müller, Ernest Reiss, Adolf Reist e Ernst Schmied si spinse fin quasi al Colle Sud, superando il ghiacciaio Khumbu, per poi affrontare un couloir sulla parete Nord Ovest e puntare alla vetta. I primi a toccare quota 8156 metri furono Fritz Luchsinger e Ernst Reiss.

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Un commento

  1. Il video è bello Jimmy Chin è un grandissimo cineoperatore di Alpinismo, però questo tipo di salite non mi piace e non dovrebbe essere celebrato come grande Alpinismo, Via attrezzata dalle guide, in sostanza hanno risalito le corde, uso dell’ossigeno e zaini porta panini perché anche i campi erano già attrezzati. Io vedo solo una grande discesa con gli sci, nemmeno lontanamente paragonabile alla salita e discesa con gli sci dall’ Everest di A. Bargiel. Vedo questi signori arrivare a Namche Bazar in elicottero e poi belle immagini dei Tibetani al lavoro, e vedo la lontananza tra questi due mondi, tutto questo mi fa un po’ schifo è becero colonialismo moderno

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