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Luca Papi è il primo vincitore del Tor des Glaciers

Il Tor des Glaciers, che per distanza (450 km) e dislivello positivo (34mila metri) ha strappato al Tor des Gèants l’appellativo di “endurance più duro del mondo”, ha il suo primo vincitore: Luca Papi. Varesino naturalizzato francese ha tagliato il traguardo di Courmayeur con il tempo di 134 ore e 10 minuti lasciando il suo più diretto avversario, il belga Richard Victor, una ventina di chilometri più indietro. Il suo arrivo dunque, salvo imprevisti, dovrebbe essere registrato nel tardo pomeriggio di oggi. In terza posizione il tenace giapponese Masahiro Ono, che è sempre stato nelle posizioni di testa.
Un viaggio faticoso ma bellissimo, dove ho visto paesaggi meravigliosi e ho incontrato sempre persone molto gentili”, queste le prime parole di Papi. “Le difficoltà maggiori le ho provate in discesa, alcune davvero dure, ripide”. Percorso complicato? “Anche a fare gare seguendo semplicemente le tracce di un Gps sono piuttosto abituato, pure se in questi giorni ho attraversato territori davvero immensi e selvaggi e non sempre è stato facile individuare la strada giusta al primo colpo. Comunque Il Tor des Glaciers è una superba esperienza, da ripetere”. Lungo il percorso “tantissima gente gentile ai rifugi e anche sui sentieri alti. Al Rifugio Coda ho incontrato Oliviero Bosatelli, Mi è stato poi di grande aiuto fare un po’ di strada con lui, fin quando i nostri sentieri si sono divisi”.

Le donne sul tracciato sono rimaste due. Marina Plavan, che continua imperterrita a condurre fin dal primo chilometro, e Anouk Baars. Arrivata invece la prima donna del Tor des Géants: la spagnola Trigueros Garrote Silvia Ainhoa che ha concluso la gara in un tempo di 3 giorni 13 ore, 23 minuti e 15 secondi, aggiudicandosi il Tor per la seconda volta consecutiva. Subito dopo di lei la francese Pauly Jocelyne.

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