Mont-Émilius, Aosta. Inagibile il ponte tibetano, in primavera una nuova ferrata
Nella primavera 2020 sul Mont-Émilius (3.559 m), la vetta che domina la città di Aosta, verrà inaugurata una nuova via ferrata. Il progetto prevede un percorso di 400 metri tra il Col Ross e il Mont Ross de Comboé (3.285 m).
Una ferrata in alternativa al “ponte tibetano” sull’Émilius
Realizzata dal Rifugio Arbolle in collaborazione con la Comunità Montana, il Comune di Charvensod e uno sponsor privato su proposta della guida alpina Aldo Cambiolo, socio del Rifugio Arbolle, la nuova ferrata si presenta come una via alternativa alla classica dell’Emilius.
Quest’ultima, con partenza dal Bivacco Federigo sul Col Carrel (2.906 m) in direzione del Mont Ross, è stata chiusa negli scorsi giorni a causa di problemi di sicurezza. Lungo il caratteristico ponte tibetano che si trova sul percorso, sono state difatti segnalate delle assi instabili.
La ferrata, che si sviluppa sul territorio di Charvensod, è gestita dall’Unité des Communes valdotaines du Mont-Émilius, che ora dovrà procedere al ripristino. Dopo le prime valutazioni la situazione non appare di rapida risoluzione. La riapertura è al momento prevista per il 2020.
“Non credo che l’intervento possa essere effettuato in tempi rapidi – ha dichiarato il presidente dell’ Unitè des Communes Michel Martinet – e dunque ritengo plausibile che la via non possa essere riaperta prima dell’anno prossimo”.
La nuova ferrata consentirà dunque di evitare il ponte tibetano. L’idea iniziale era di riuscire a collaudarla tra fine agosto e inizio settembre 2019. Purtroppo il maltempo degli ultimi mesi ha reso complicato l’avanzamento dei lavori. Come per la riapertura della vecchia ferrata, anche il nuovo percorso si prevede possa essere collaudato e aperto al pubblico non prima della primavera 2020.