Cronaca

Maltempo. 90 ragazzi salvati sui monti di Ceresole Reale

Una novantina di ragazzi minorenni accompagnati da adulti sono stati tratti in salvo dal Soccorso Alpino e Speleologico piemontese lo scorso sabato sulle montagne di Ceresole Reale (TO), dopo essere rimasti bloccati dal maltempo.

Un intervento che si è concluso bene ma che, come sottolineato dal Soccorso, poteva essere evitato. L’allerta meteo era stata infatti diramata già da giorni. Proprio nella giornata del 27 luglio il Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese aveva invitato, tramite un post Facebook, a evitare di mettersi nei guai con condizioni meteo decisamente instabili.

Un violento temporale ha investito il gruppo escursionistico nei pressi dell’Alpe Pisson, a 2.150 metri di quota. In attesa che spiovesse per tentare il rientro in valle, una delle animatrici ha manifestato una crisi epilettica. Alle 12.30 circa è stato lanciato l’allarme per richiedere l’intervento del 118, il cui elicottero si è alzato in volo nonostante il maltempo. L’alzarsi della nebbia ha causato però un ritardo nel recupero. Sono state immediatamente attivate le squadre di terra, che hanno operato a supporto dell’equipe dell’elisoccorso. Quando si è reso possibile un nuovo decollo, la vittima è stata raggiunta e trasportata in ospedale. Nel mentre i 90 ragazzi minorenni sono rimasti sotto il temporale, manifestando segni di ipotermia. Uno di loro ha avuto anche una crisi di panico. I volontari del Soccorso li hanno scortati fino in valle.

Otto scout bloccati dal maltempo

L’intervento del Soccorso sui monti di Ceresole è il secondo in soli due giorni, legato al maltempo. Nella giornata di giovedì 25 già 8 scout sono stati recuperati in Valle Soana, nel territorio del Comune di Valprato (TO). Il gruppo, investito da un improvviso temporale a monte dell’abitato di Piamprato, ha lanciato l’allarme verso l’una di notte.Il Soccorso alpino e i Vigili del fuoco hanno raggiunto i ragazzi, riaccompagnandoli poi a valle dove il sindaco di Valprato aveva intanto messo a disposizione un locale coperto per il pernottamento.

Attenzione al meteo e ai propri limiti

Due episodi che hanno portato il Soccorso alpino a ricordare agli escursionisti che sia “fondamentale valutare attentamente le previsioni meteorologiche prima di avventurarsi in montagna, soprattutto quando sono ampiamente preannunciate”. Oltre a sottolineare l’importanza dei bollettini meteo, il Soccorso Alpino e Speleologico del Piemonte ha negli scorsi giorni tenuto a chiarire che ogni escursionista debba prendere coscienza delle proprie capacità.

“Chi va in montagna si muova nel rispetto dei propri limiti. Basta stragi causate da incapacità”, ha dichiarato al quotidiano piemontese TargatoCn.it Luca Giaj Arcota, presidente del Soccorso alpino e speleologico del Piemonte dal 2016.

Una affermazione dura che nasce a seguito del recupero da parte del Soccorso di due alpinisti francesi sul Monviso, realizzato il 20 luglio. La stazione del Soccorso Alpino di Crissolo, a seguito dell’intervento, ha inoltrato alla Presidenza regionale una richiesta di compartecipazione dei costi per “manifesta incapacità” dei due nell’affrontare la Cresta Est del Re di Pietra.

“Gli operatori del Soccorso alpino crissolese hanno avanzato una richiesta legittima: a livello regionale non è la prima volta che ricevo segnalazioni di questo genere – afferma il presidente – Uno dei nostri compiti istituzionali, infatti, è la prevenzione, e in questo ambito si va ad inserire il messaggio che giunge dalla stazione di Crissolo, in Alta Valle Po. I due giovani dovevano pensarci prima, e l’intervento si è risolto soltanto con un esborso da parte della collettività”.

In merito ai due incidenti legati al maltempo degli ultimi giorni, il Presidente conclude che si tratti di “due esempi di incapacità pura. Tutti i bollettini meteorologici annunciavano l’arrivo di una profonda perturbazione, ma nonostante ciò abbiamo dovuto recuperare delle persone che erano partite ugualmente […] Bisogna tener conto non solo delle proprie capacità, ma anche delle previsioni meteo, ad esempio. Noi ci siamo sempre, ma se potessimo evitare di intervenire sarebbe ancor meglio. Per tutti”.

 

Articoli correlati

2 Commenti

  1. Abbiamo 90 ragazzi minorenni da gestire…e le previsioni mettono brutto tempo…”Mah cosa vuoi per quattro gocce, non è mai morto nessuno”.

    Avanti merenderos!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close