Praticare alpinismo per vincere la dipendenza dalle droghe
L’Azienda USL Toscana Centro ha avviato un percorso riabilitativo per ragazzi dipendenti da droghe basato sull’alpinismo.
Una scelta non casuale, considerando che si tratta di una attività che stimola all’acquisizione di una sempre maggiore consapevolezza delle proprie capacità e dei propri limiti. Un modo alternativo e divertente per riprendere il controllo di se stessi e allo stesso tempo godere dei benefici che solo l’ambiente montano può apportare all’animo umano.
L’alpinismo si inserisce all’interno di un programma più ampio di attività avviate presso il Servizio Dipendenze (Serd) Quartiere 3 e 4 dell’Ausl Toscana Centro, nell’ambito del quale l’allenamento del corpo viene visto come un mezzo per tornare ad essere resilienti, in grado dunque di superare i problemi e ripartire da zero, convertendo in maniera positiva le avverse condizioni di partenza.
Non c’è spazio soltanto per la montagna lungo questo percorso di rinascita dei ragazzi ma di certo l’attività alpinistica,, inserita nel “Laboratorio stupefacente voce del verbo andare”, ha rappresentato il culmine delle loro esperienze all’aria aperta.
11 giovani, giunti nella fase finale del percorso riabilitativo, sono stati coinvolti tra gennaio e luglio 2018 in una serie di momenti di formazione, perlopiù svolti outdoor, in cui sono state insegnate loro le nozioni basilari dell’alpinismo, focalizzando la loro attenzione sull’importanza di fare squadra, di riconoscere le proprie competenze e limiti, agendo secondo i principi di sicurezza e responsabilità.
É ciò che ho fatto 25 anni fa. Me ne sono liberato completamente.
Bello. Ottima iniziativa… e la storia personale di Tomek ce lo insegna
Beh…il quartetto che fece la prima della Nord dell’Eiger…ebbe in dotazione dal laboratorio medico scientifico delle SS, sponsor della spedizione, un flacone di anfetamina e se lo scolarono tutto ..poi la coramina faceva parte della dotazione zaino anni 50.Il nesso alpinismo-redenzione..non e’automatico..
Un gestore di centro recupero li portava in splendida zona dolomitica, ma ormai i neuroni di molti non erano in grado di apprezzare ne’montagne ne’altro….Tentare non nuoce ma il risultato dipende.Prova ne sia che in romantiche vallate,la robba gira .
Tutte le iniziative messe in atto per aiutare le persone sono lodevole, anche nel caso di riuscita per un solo individuo. Un applauso all’iniziativa.