
Negli scorsi giorni alle guardie volontarie del WWF Italia sono stati consegnati tre droni che saranno utilizzati per le attività in difesa del lupo.
I 10.000 € di costi sostenuti per l’acquisto delle attrezzature (7500 €), per la formazione del personale (2000 €) e per le attività di monitoraggio (500 €) derivano dalla campagna di raccolta fondi “SOS Natura d’Italia”, lanciata dal WWF Italia nel 2017 a difesa del lupo.
In totale sono stati raccolti 63.000,30 €, a dimostrazione di quanto questa specie, un vero e proprio simbolo della biodiversità della nostra penisola e in continuo pericolo a causa di bracconaggio, incidenti stradali e richieste di legalizzazione degli abbattimenti, stia a cuore agli italiani.
Il totale dei fondi è stato ripartito in tre aliquote: 36.000 € per le attività di riduzione del bracconaggio e delle morti accidentali (nell’ambito delle quali sono stati acquistati i droni), 17.000,30 € per la prevenzione dei danni con cani da guardiania e 10.000 € per il miglioramento della relazione tra uomini e lupo.
L’impiego dei droni a salvaguardia della biodiversità è una pratica già testata e consolidata in Africa, dove sono utilizzati per monitorare elefanti e rinoceronti. Sul territorio nazionale consentiranno di monitorare delle zone ampie e poco accessibili attraverso l’impiego di altre strumentazioni, sia in aree in cui è nota la presenza stabile della specie sia in aree caratterizzate da ricolonizzazione recente.
Dall’analisi delle immagini registrate sarà più facile smascherare bracconieri, identificare auto sospette e scoprire atti illegali. Grazie all’installazione di termocamere a infrarossi, le guardie WWF potranno anche effettuare monitoraggi notturni. Un particolare non da poco, considerando che la maggior parte degli atti criminosi vengono compiuti dopo il calare delle tenebre.