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LUMEN, un museo della fotografia di montagna sulle Dolomiti

Sulle Dolomiti si inaugura in questi giorni il LUMEN, un museo della fotografia di montagna in quota. Nato da un progetto dell’architetto Gerhard Mahlknechte, il museo sorge infatti a 2265 metri, nell’ex stazione della  Kronplatz a monte della funivia di Plan de Corones, comprensorio sciistico in Val Pusteria, Alto Adige.

Una struttura che offre 1800 metri quadri di spazi espositivi distributi su quattro piani, una sala da 200 posti per conferenze e seminari, un bookshop e un ristorante panoramico, l’AlpiNN, un progetto nato dalla collaborazione tra lo chef stellato Norbert Niederkofler e Mo-Food.

Gli allestimenti delle mostre fotografiche sono stati curati da Giò Forma, Beat GuggerMartin KoflerRichard Piock e Manfred Schweigkofler, in un gioco di specchi che consentirà al visitatore di sentirsi immerso nella natura delle Dolomiti.

Le esposizioni spaziano da fotografie storiche a innovazioni digitali, come risultato di un profondo studio interdisciplinare tra alpinismo, turismo, politica e spiritualità.

Una mostra permanente dal titolo “Messner meets Messner by Durst” è dedicata a Reinhold Messner, partner del museo insieme all’Archivio tirolese per la documentazione fotografica e l’arte (TAP), a National Geographic, alla società DURST di Bressanone e a Red Bull Illume, promotore del concorso di fotografia sportiva Adventure, alcuni scatti del quale sono esposti nella sala Adrenaline Raum. Tra le mostre temporanee troviamo una installazione sul tema delle forze della natura e della montagna e una mostra sulla guerra in Dolomiti. Non manca uno spazio dedicato alla storia della fotografia dagli albori a oggi, con una ricca esposizione di macchine fotografiche del passato accanto ai modelli  digitali di ultima generazione.

Due i punti estremamente suggestivi del museo. Il primo è il Wall of Fame, dedicato ai pionieri della fotografia di montagna come i fratelli Bisson, Joseph Tairraz, Bernhard Johannes, Jules Beck e Vittorio Sella. Il secondo è lo shutter collocato in corrispondenza del vecchio ingresso della funivia, una grande vetrata circolare che si apre e si chiude come fosse un otturatore. Nella fase di chiusura diventa un pannello per la proiezione di film sulla montagna. Durante l’apertura offre una meravigliosa vista sulle Dolomiti.

Il museo seguirà il calendario di apertura dell’impianto di Plan de Corones, chiudendo dunque le sue porte al pubblico il 22 aprile per poi riaprire nella stagione estiva con nuovi allestimenti negli spazi destinati alle mostre temporanee, che saranno progettate insieme al National Geographic.

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