#SLOWMOUNTAIN – Ponte di Legno, il lato slow dell’inverno

Il 2019 è stato dichiarato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali anno dello slow tourism, un’esperienza di viaggio al contempo classica e innovativaattraverso i percorsi storici, i cammini, le ciclovie, gli itinerari panoramici e quelli culturali: si tratta di tornare a promuovere concretamente i territori, le loro peculiarità storiche, le loro attrattive naturali più autentiche. Un modo di viaggiare che richiede un tipo diverso di mobilità, che presti particolare attenzione alla sostenibilità.

Il Gruppo FNM e Montagna.tv insieme promuoveranno il turismo lento legato alla montagnaraccontando e passeggiando tra le località montane più suggestive.

 

 

Ponte di Legno, il lato slow dell’inverno

Posizionato all’estremo Nord-Est lombardo, Ponte di Legno si conferma come una delle mete più gettonate per lo sci. Con più di cento chilometri di piste tutti possono infatti trovare lo spazio per dare sfogo alla propria voglia di neve e discese, su piste perfette e sicure.

Ponte di Legno non è però solo sci in pista. A fianco di questo sono davvero tante le aree di silenzio dove poter ritrovare un dolce contatto con la natura, soprattutto in inverno. Durante la stagione fredda tutto riposa ed entrandoci in punta di piedi, calzando un paio di ciaspole, ci si può avvicinare a questo territorio scoprendone anche gli angoli più nascosti. Un’esperienza intensa e piacevole che ogni anno attrare migliaia di turisti e amanti della natura che qui, nell’alta Valcamonica, trovano il massimo “godimento” con la “caspolada al chiaro di luna” di Vezza d’Oglio. Un evento slow che porta in valle migliaia di entusiasti camminatori. Appassionati che possono arrivare comodamente lasciando l’auto a casa.

La località è infatti ben collegata grazie a frequenti corriere provenienti sia da Milano che dal Trentino mentre, per chi preferisse muoversi in modo sostenibile grazie al treno, è possibile arrivare alla stazione di Edolo, capolinea della Brescia-Iseo-Edolo (rete gestita da FERROVIENORD) e da qui proseguire in autobus fino a Ponte di Legno. Mezzi su cui viaggiare, come si faceva un tempo, portandosi ciaspole o magari sci e pelli di foca.

L’Adamello, che è custode del paese con i suoi 3539 metri, offre l’opportunità di lente salite, alla scoperta di un suggestivo territorio d’alta quota, accompagnate da divertenti discese fuoripista. Uno dei più famosi itinerari scialpinistici in zona è quello che porta al passo del Pisgana e che regala oltre duemila metri di curve nella polvere a tutta velocità. Velocità che nei mesi invernali potete ricercare anche sulle due ruote grazie alle piste per fat bike. Un nuovo modo di vivere la neve, su due grosse ruote, che sta prendendo sempre più piede e che permette di sperimentare un’esperienza completamente diversa dal solito. Un po’ come accade quando ci si cimenta nello sleddog lungo i percorsi di fondo valle e itinerari in quota che ci lasciano sognare di esserci trasformati in provetti “muscher” intenti ad attraversare le vastità ghiacciate dell’Alaska assaporando l’ebrezza di una natura unica, come quella che si può trovare a Ponte di Legno.

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