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Trovata testa di lupo mozzata appesa ad un cartello stradale nel torinese

È stata ritrovata lungo la strada provinciale 1, tra Lanzo e Germagnano, nel torinese, la testa mozzata di un giovane lupo legata ad un cartello stradale.

Il ritrovamento è stato fatto da un passante, che ha subito allertato i Carabinieri, ad intervenire la ASL che ha recuperato i resti per poi trasferirli all’Ospedale Veterinario Universitario di Grugliasco, dove saranno effettuate analisi necroscopiche più approfondite.

Non è il primo episodio del genere nel piemontese: nel 2015 una testa mozzata di lupo era stata esposta in località Nasagò, nel comune di Ormea, con modalità simili.

Al gravissimo atto di bracconaggio si aggiunge, in questo caso, l’ostentazione del macabro trofeo: queste tristi immagini riportano indietro di più di mezzo secolo, quando negli anni ‘50 e ‘60 il lupo veniva cacciato con ogni mezzo e le carcasse erano esposte pubblicamente nei paesi. Oggi però, a differenza di allora, il lupo è una specie protetta da normative nazionali e direttive europee” scrive il WWF in una nota. “L’accanimento contro questa specie, vittima ogni anno di circa 300 episodi di bracconaggio nel nostro Paese, e la sicurezza dell’impunità che si cela dietro l’ostentazione pubblica di questi crimini, evidenziano come la situazione sia divenuta ormai insostenibile. Il WWF rivolge l’ennesimo appello alla Conferenza Stato-Regioni affinché venga approvato al più presto, ovviamente con lo stralcio del capitolo relativo agli abbattimenti legali, il Piano di Conservazione e Gestione del lupo in Italia, che contiene anche importanti misure contro il bracconaggio”.

Secondo l’ultimo monitoraggio di Network Lupo Piemonte nella zona alpina del Piemonte ci sarebbero 33 branchi e due coppie per una stima minima documentata di 195 lupi.

 

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