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Raccolta dei funghi, i consigli per ridurre rischi e incidenti

L’attività di cercare funghi commestibili è molto diffusa nelle zone montuose e boschive del nostro paese. La pratica non è però priva di pericoli come si potrebbe pensare, come dimostra la cronaca. Per questo motivo è buona pratica seguire delle norme di base e degli accorgimenti, che consentano di ridurre i rischi.

I consigli

  1. Prima di tutto è importante conoscere la zona in cui si andrà ad operare. Avere esperienza dell’area in cui si intende effettuare quella che, a tutti gli effetti, è un’escursione, significa conoscerne i pericoli e poterli evitare. Questo è specialmente vero nel caso in cui si vada in montagna, il cui ambiente già di per sé nasconde delle insidie.
  2. Una buona capacità escursionistica e un buon allenamento sono essenziali. Andar per funghi significa spesso camminare a lungo, anche per diverse ore, in ambienti difficili e faticosi.
  3. I funghi crescono specialmente nel sottobosco e in zone caratterizzate da forte umidità. Questo ovviamente contribuisce ad aumentare il rischio, perché significa muoversi attraverso aree in cui è molto facile scivolare o, in caso di malore o incidente, cadere senza controllo. È quindi bene munirsi di attrezzatura adatta: un vestiario appropriato, pantaloni lunghi, ma soprattutto un buon paio di calzature da montagna sono d’obbligo. Il 70% delle persone interessate da un incidente indossava stivali di gomma, che è vero riparano bene dall’umidità, ma non offrono alcun sostegno e stabilità al piede che risulta libero di ruotare nel suo interno. L’uso è quindi vivamente da sconsigliare anche su terreni apparentemente poco impegnativi. Munirsi di un bastone è un valido aiuto per ottimizzare le energie e migliorare l’equilibrio. Attenzione anche alla pratica di usare un abbigliamento mimetico, che può forse aiutare a non far scoprire “la propria zona”, ma aumenta in modo significativo la difficoltà di essere individuati in caso di incidente. Risulta indispensabile consigliare quindi un abbigliamento che si discosti, anche senza esagerare, dai colori della natura.
  4. Nel bosco, soprattutto se si abbandonano i sentieri battuti, non è difficile smarrirsi. Importante è quindi avere con sé strumenti che possono aiutare nel caso si perda l’orientamento (gps, mappe topografiche, una bussola).
  5. Cercare funghi richiede poi grande attenzione e conoscenza, perché le specie velenose simili ad altre varietà invece commestibili sono numerose. Per questo motivo è necessario adottare cautela anche nel momento stesso in cui si raccolgono e magari consultare una guida prima di consumarli. Saper distinguere le varietà velenose da quelle commestibili è una necessità, perché quelle sbagliate possono causare vere e proprie intossicazioni alimentari o, nel caso delle specie più pericolose, avvelenamento. Per questo motivo è opportuno è buona norma far controllare il proprio raccolto ai micologi operanti presso gli Ispettorati Micologici delle Asl dove questo servizio è offerto gratuitamente alla cittadinanza.
  6. Consigliamo inoltre di informarsi se è necessario nella zona in cui si opera la ricerca un patentino per la raccolta o vi siano divieti locali.
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