Cronaca

Il ghiacciaio dell’Elbrus restituisce i resti di una scalatrice sparita da 31 anni

Il ghiacciaio dell’Elbrus, la vetta più alta della Russia, ha restituito il corpo di un’alpinista russa andata dispersa nel 1987. A 31 anni dalla sua sparizione, i resti della trentaseienne Elena Basykina sono stati ritrovati a circa 4.200 metri di quota da un gruppo di alpinisti di passaggio.

La salma è stata quasi interamente mummificata dal ghiaccio, tanto da farla sembrare una bambola di cera. Del suo caso si sa che è stata travolta, con un gruppo di altre sei persone, cinque uomini e una donna sua amica, da una valanga. Il ritrovamento del corpo però permetterà agli esperti di stabilire con certezza la causa del decesso e, possibilmente, le dinamiche dell’incidente che ha coinvolto lei e i suoi compagni di spedizione.

I documenti rinvenuti insieme ai resti non lasciano dubbi circa l’identità della donna. Elena rimane l’unico membro del gruppo ritrovato dopo la sparizione. Le ricerche allora erano proseguite ininterrottamente per due anni, ma senza successo. I parenti della vittima potranno ora darle degna sepoltura.

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Un commento

  1. I vari media insistono su certi particolari dello stato della salma, che per rispetto sarebbe meglio lasciare agli esperti .Speriamo non escano pure foto, come per le salme abbandonate dei caduti sull’Everest.

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