
Quest’estate Montagna.tv pedala in India seguendo il tracciato della Manali-Leh, la route 66 dell’India.
La Manali-Leh è un’esperienza più che una strada. È un viaggio attraverso panorami unici: canyon, fiumi, valli, città dalla storia millenaria e alti passi himalayani. “Un’esperienza straordinaria” commenta il nostro Mirco Robaldo che è andato a provarla in sella a una bici Bianchi. “Avevo portato tutto il necessario per essere autonomo (tenda, materassino, sacco a pelo, fornello, bombolette di gas, pompa per depurare l’acqua, pannello solare) alla fine però ho sempre trovato dei campi tendati dove c’erano tutte le comodità del caso e non utilizzato quasi niente dei materiali che avevo con me”. Tutto peso in più che Mirco si è dovuto portare su per i passi del Ladakh. Colli dal dislivello notevole come quello del Rohtang La con cui Robaldo si è cimentato a inizio percorso. Circa 2000 metri di dislivello per rodare le gambe e prepararle a una serie di tre salite consecutive quelle del Baralacha La, del Lachulung La e del Taglang La. “Dopo i primi giorni le gambe e il fisico iniziano a sentire la stanchezza” ma la spossatezza fisica passa in secondo piano quando si attraversano luoghi così pregni di storia, cultura, bellezza e umanità. “Da Manali in poi sono persone straordinarie. In ogni campo tendato dove ho pernottato e mangiato ho sempre incontrato persone di una semplicità e cortesia disarmanti. Non ci siamo più abituati” commenta ancora Robaldo prima di lasciarci per andarsi a preparare per una nuova esperienza, la Himalayan Highest MTB Race – Ladakh. La gara ciclistica a tappe più alta del mondo che, in sei giorni, regalerà ai partecipanti un’esperienza che va oltre la semplice competizione, ma questo ce lo racconterà Mirco al suo rientro.