Una cosa che accomuna gli amanti della montagna è il fatto che, a ragione, non perdono occasione per ricordare quanto si respira bene tra i monti. La natura incontaminata accoglie gli escursionisti con tutti i suoi profumi e l’aria pulita è una gioia per i polmoni. Pare che alcune persone, però, abbiano la loro personale idea di “aria di montagna”.
Il fatto è accaduto a Ragonà – Contradada Angricelli, dove nei giorni scorsi è stata individuata una piantagione di circa 1.000 piante di canapa indiana. I carabinieri di Nardodipace, provincia di Vibo Valentia, hanno scoperto la coltivazione sorvolando la zona in elicottero. Il campo era parzialmente nascosto alla vista su un costone della montagna, appena sotto la frazione di Ragonà.
L’ottavo nucleo elicotteri di Vibo Valentia ha avvistato la coltura, situata in una zona impervia. Una squadra si è quindi recata sul posto via terra per accertare la natura delle piante. I militari hanno verificato che si trattava effettivamente di canapa indiana, per altro in ottimo stato e dall’altezza compresa tra i 2 e i 4 metri. L’autorità giudiziaria ha per questo dato l’ordine di distruggere tutte le piante.
Si calcola che la vendita del prodotto di una piantagione di quelle dimensioni avrebbe fruttato ai coltivatori, ancora ignoti, un ricavo di circa 100 mila euro. Ai malviventi, per questa volta, rimane solamente un pugno di mosche e l’aria pulita dei rilievi calabresi.
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