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La Montagna dei Sette Colori a rischio

Il surreale panorama della Vinicunca (5.100 m), nella lingua indigena “Montagna dei Sette Colori”, si trova nelle Ande peruviane e fa parte della catena monutuosa Willkanuta. Nonostante sia protetto come patrimonio nazionale dell’umanità dal 2010, il sito sta subendo un rapido degrado a causa delle eccessive concessioni minerarie della zona e dei rifiuti lasciati dai turisti. L’azione dell’uomo sta mettendo a repentaglio questa bellezza naturale, come non hanno mancato di denunciare diverse ong.

Il rilievo è conosciuto anche come “Montagna Arcobaleno” ed è meta di migliaia di turisti ogni anno. A conferirle il suo peculiare aspetto sono gli strati di depositi di minerali nel terreno. L’attività turistica è gestita dalle comunità locali, tra le ultime società pastorali del mondo, e i visitatori pagano solo un piccolo pedaggio per l’ingresso. La montagna ha iniziato a mostrare appieno la sua bellezza solo pochi anni fa, quando le nevi che ricoprivano la zona si sono sciolte definitivamente, portando alla luce tutti i colori nascosti.

Ora però, questa bellezza naturale è messa a rischio dall’azione dell’uomo. Diverse compagnie hanno ricevuto lo scorso marzo il permesso di effettuare estrazioni minerarie nella zona. Il costante flusso di turisti venutosi a creare negli ultimi anni ha poi contribuito a compromettere l’area, portando con i suoi rifiuti al raggiungimento di un livello di contaminazione molto più elevato di quanto la zona sia attrezzata per gestire.

Sull’argomento si è espresso il presidente della repubblica del Perù Martín Vizcarra, che sui social ha affermato: “La Montagna dei Sette Colori, importante area di conservazione naturale, sarà preservata, è nostro dovere salvaguardare e proteggere una bella creazione della natura situata a Cusco, patrimonio culturale dell’umanità“.

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Un commento

  1. Chi sara’ stato a divulgare…bellezza e presenza di minerali??
    Quando scoprite qualcosa di nuovo , sempre impresa piu’ ardua,SSSSSSTTTT!

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