
Dal 6 all’8 aprile Mountain Wilderness ritorna sulla Marmolada. Una tre giorni «per invitare gli enti pubblici e gli operatori economici privati a realizzare quanto già l’associazione aveva proposto 20 anni fa. Da allora, causa un’incomprensibile lotta sui confini che tutt’ora consuma energie di troppi attori, che acuisce rancori e rende impraticabile il confronto, nulla è stato fatto. Il degrado urbanistico e infrastrutturale, specie nel versante Nord, attorno al lago di Fedaja continua ad accrescersi».
Secondo l’organizzazione, il gruppo montuoso simbolo delle Dolomiti UNESCO merita ben altra attenzione, e per questo Mountain Wilderness rinnova l’appuntamento annuale con la Marmolada con una tre giorni di sci e pelli di foca per ribadire con forza:
1) la ripresa di un progetto condiviso e partecipato di rilancio che comprenda tutto il gruppo, sia il versante trentino che quello bellunese;
2) un riordino paesaggistico di tutto l’insieme dei parcheggi;
3) una accessibilità sicura al passo, in ambedue i versanti;
4) la costruzione di una pista ciclabile attorno al lago di Fedaja;
5) la messa in rete dei Musei della guerra presenti nel gruppo e relativa sentieristica;
6) il riordino dell’area sciabile, semplificandola e prevedendo un collegamento leggero fra i due versanti provinciali;
7) il rilancio dei valori naturalistici, geologici, storici e identitari di tutto il gruppo coinvolgendo sia le vallate della valle di Fassa che quelle della Val Pettorina;
8) la pulizia immediata di tutto il versante nord dai plinti in cemento e altri manufatti abbandonati da una storia della montagna basata sull’assalto e il conflitto;
9) la pulizia, ripetuta negli anni, di tutti gli ambiti che ancora soffrono la presenza di rifiuti;
10) un patto chiaro fra le due province di rispetto reciproco nel valorizzare la montagna nel massimo e inderogabile rispetto dei protocolli della Convenzione delle Alpi.
Per il programma completo e per aderire alla tre giorni rimandiamo al sito di Mountain Wilderness