Cronaca

Imprenditore si suicida a Livigno

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LIVIGNO, Sondrio — Misterioso suicidio in Alta Valtellina. Un imprenditore edile di 56 anni è stato trovato morto nei sotterranei del grande centro termale e beauty farm che aveva costruito alcuni mesi fa a Livigno.

L’uomo, Luigi Cusini, sposato con tre figli, è stato trovato impiccato da alcuni suoi operai nei sotterranei del centro Acquagranda di Livigno, l’ultima opera della sua impresa, di cui stavano ultimando i garage. Accanto al corpo, nessun biglietto che spiegasse le motivazioni del gesto.

Secondo quanto riferito dalla stampa locale, gli inquirenti starebbero seguendo la pista del suicidio per difficoltà finanziarie. Pare infatti che l’uomo temesse il fallimento della sua impresa di costruzioni, nella quale lavoravano 120 dipendenti, con la quale era diventato socio dell’Acquagranda, una struttura costata 16 milioni di euro coperti per il 30 per cento dal comune e per il resto da soci privati.

La struttura è stata inaugurata lo scorso 12 dicembre e rappresenta un fiore all’occhiello del turismo livignasco, ma è ancora in fase di decollo. Considerato il centro benessere integrato più grande d’Europa, si estende su una superficie di 20mila chilometri quadrati che offre piscine, zona fitness, aree benessere e beauty farm: tutto d’estrema avanguardia.

"Era un imprenditore stimato in tutto il territorio – dice chi lo conosceva – puntuale e preciso nei pagamenti, non avrebbe sopportato di non poter dare gli stipendi ai suoi dipendenti". Le indagini, comunque, sono ancora in corso e al momento non ci sono conferme di questa ipotesi.

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