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Soccorsi, arriva il sistema trova-cellulari

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PARIGI, Francia — Un sistema elettronico in grado di individuare i telefoni cellulari nel raggio di due chilometri. E’ questa la rivoluzionaria scoperta che arriva dalla Francia, e che potrebbe dare una svolta ai sistemi usati dal soccorso alpino per la ricerca in valanga e dei dispersi in montagna in generale.

Il dispositivo, di cui si parla in una recente notizia diffusa da Pistehors.com, sarebbe in realtà già in uso nel settore militare. Si tratta di un rilevatore portatile Imsi – International Mobile Subscriber Identity -, sviluppato dall’azienda francese Diginex, che costringe i cellulari che si trovano nel suo raggio d’azione a connettersi a lui e ne riconosce i dati. Le sue dimensioni sono pari a quelle di un pc portatile.

Nelle scorse settimane, il dispositivo è stato testato sulle Alpi con il soccorso alpino francese per verificare che non ci fossero interferenze con i sistemi Arva o Recco. I risultati, a quanto pare, sono stati molto positivi.

Il raggio d’azione del dispositivo, di circa 2 chilometri, lo rende utile alle ricerche con l’elicottero. Il sistema è inoltre in grado di fornire la distanza e la direzione in cui si trova il cellulare anche in zone dove non c’è copertura.

Al momento, l’ostacolo è rappresentato dall’elevata specializzazione richiesta al tecnico che lo deve usare. Il prossimo passo sarà quello di semplificare l’apparecchio in modo da poterlo dare in dotazione al soccorso alpino.

In ogni caso, le guide alpine e i soccorritori ricordano che l’autosoccorso con Artva, pala e sonda rimane l’unico modo per prevenire gli incidenti da valanga, per gli escursionisti e gli sciatori che si avventurano in neve fresca.
 

Sara Sottocornola

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