Turismo

Cai Bergamo, il rifugio scende in città

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BERGAMO — Dalle valli orobiche direttamente in città. Il Cai ha aperto a Bergamo un ristorante d’eccezione, che propone ai clienti soci e non, i piatti della cucina d’alta quota. Gustose pietanze della tradizione montana locale con attenzione agli ingredienti, dai formaggi al vino, dai salumi al miele. Il tutto a un prezzo da rifugio.

Per gli amanti della cucina di montagna che non vogliono aspettare il weekend per raggiungere i rifugi in alta quota, ecco la soluzione pronta e servita. La sezione bergamasca del Club alpino italiano infatti, ha da poco inaugurato il suo “ristorante”, o meglio, il rifugio in città.

Si trova all’interno del Palamonti, la sede del Cai di Bergamo, ed è aperto ai soci e non. I clienti potranno assaporare i piaceri della buona tavola della genuina cucina di montagna. Dalle penne alla boscaiola, al minestrone di verdure, alla punta di vitello ripiena, ai pizzoccheri e ai casoncelli alla bergamasca. Ma poi naturalmente, anche i taglieri di salumi e formaggi tipici delle vallate orobiche, miele e buon vino.

"L’idea – spiega Paolo Valoti, presidente del Cai di Bergamo – è di creare un rifugio in città, dove non solo gli alpinisti e gli appassionati possono incontrare la montagna ma anche quanti sono interessati alla vita, alla cultura e alle tradizioni della montagna nelle sue più varie espressioni".

Il ristorante del Cai di Bergamo è aperto mezzogiorno e sera da lunedì al venerdì, e dispone di una cinquantina di coperti. Genuinità e ricchi sapori quindi, anche in città, con la differenza nel prezzo. Il conto è lo stesso che paghereste in un rifugio di montagna.

Valentina d’Angella

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