Bronzo Zoeggeler, inchiesta sulla pista
VANCOUVER, Canada — E’ bronzo per Armin Zöggeler a Vancouver, ed è una medaglia storica: la sua quinta alle Olimpiadi. Prova che nonostante l’età il carabiniere altoatesino è ancora uno dei più forti al mondo, al punto che ora ci ripensa sul suo ritiro al termine della stagione. Intanto le autorità canadesi indagano sulla pista su cui ha tragicamente perso la vita il giovane atleta georgiano, poche ora prima dell’inaugurazione dei Giochi invernali.
"E’ una medaglia importante – ha detto Zöggeler secondo quanto riferisce Tuttosport -, voluta e per nulla scontata. Lo spostamento della partenza mi ha penalizzato e sapevo che non sarebbe stato facile arrivare sul podio. Ora che ho conquistato un’altra medaglia ho la voglia di gareggiare ancora. Non mi fermerò".
A seguito infatti, della tragica morte di Kumaritashvili, avvenuta venerdì a poche ora dall’inizio delle Olimpiadi di Vancouver, la partenza della pista per le gare maschili era stata abbassata all’altezza di quelle femminili. Nonostante si sia subito appurato come l’incidente dell’atleta georgiano fosse avvenuto per un errore umano e non per irregolarità del tracciato, gli organizzatori avevano comunque deciso di apportare delle modifiche.
Tra queste appunto, lo spostamento dello start, l’aggiunta di un muro in legno nella curva finale incriminata e il cambiamento del profilo del ghiaccio.
E’ in corso attualmente un’inchiesta delle autorità canadesi che indagano sulla morte di Kumaritashvili. L’indagine è condotta dal Coroners Service of British Columbia e dalla Royal Canadian Mounted Police e sarebbero già stati eseguiti diversi sopralluoghi sulla pista dello Sliding Centre di Whistler, dove si è verificata la tragedia.
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