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Pericolo valanghe massimo (5) su Piemonte e Valle d’Aosta

Per i bollettini specifici della località di interesse qui. Per i bollettini Meteomont, anche per le zone appenniniche coperte, qui



Bollettino valanghe Regione Valle d’Aosta 9/01/18

Previste molte valanghe spontanee.

Il grado di pericolo è pari a 5-molto forte nelle vallate del Gran Paradiso, medie e alte valli del Lys e Ayas e alta Valtournenche, 4-forte su tutto il resto del territorio regionale.

I problemi valanghivi sono la neve fresca e la neve ventata: le nevicate continuano e si intensificano nel pomeriggio di lunedì e nella notte tra lunedì e martedì, quando l’attività valanghiva spontanea sarà più intensa e diffusa su tutta la regione. La situazione è più critica in particolare nel sud e nell’est della regione, dove i quantitativi di neve fresca a fine episodio possono superare i due metri oltre i 2100-2300 m e dove sono probabili grandi valanghe.

I venti moderati o forti da SE durante la nevicata determinano la formazione di estesi accumuli in particolare alle esposizioni settentrionali e occidentali oltre i 2500-2700 m in particolare nei settori a confine con il Piemonte.

Distacchi spontanei:
– sotto i 2300-2500 sono probabili molte valanghe di neve bagnata anche di fondo di medie dimensioni in grado di raggiungere la viabilità di fondovalle.
– sopra il limite del bosco, sono probabili valanghe a lastroni, di medie e grandi dimensioni, di neve asciutta che staccandosi in alta quota possono aumentare di volume agganciando la neve bagnata presente alle quote intermedie. Possono raggiungere il fondovalle sia con la componente nubiforme, sia con la densa e in alcuni casi superare i limiti storici conosciuti.

Distacchi provocati:
situazione molto pericolosa per le attività escursionistiche e scialpinistiche/fuoripista.



Bollettino valanghe ARPA Piemonte 9/01/18

Intensa attività valanghiva spontanea sulla maggior parte della regione.

Il grado di pericolo arriva fino a 5-Molto Forte sui settori nord-occidentali della regione tra la notte e la mattina di martedì (09/01). Residue precipitazioni nevose interessano ancora, fino al pomeriggio, i settori alpini settentrionali, mentre sui restanti settori le precipitazioni sono in esaurimento dalla mattinata. La quota delle nevicate cala leggermente fino a 1000-1200m, nonostante ciò la densità e l’umidità della neve fresca sono tali da rendere il manto nevoso molto instabile.

L’instabilità del manto nevoso raggiunge il suo apice tra la notte di lunedì e la mattina di martedì, per cui sono attese le valanghe spontanee di grandi dimensioni dai siti che non si sono ancora scaricati. Sono possibili valanghe spontanee diffuse di medie e grandi dimensioni con possibile interessamento della viabilità e delle infrastrutture di fondovalle. Il distacco provocato è legato al debole sovraccarico sulla maggior parte di pendii ripidi, localmente anche nelle radure dei boschi, tuttavia il problema principale è legato all’attività valanghiva spontanea. Le escursioni, così come le discese fuori pista, sono fortemente limitate.

 

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