Montagna.TV

Simone Moro e Tamara Lunger ancora insieme per l’invernale più fredda che ci sia

Il mistero è stato finalmente rivelato ed ora sappiamo dove andranno Simone Moro e Tamara Lunger questo inverno. 

Fino a ieri sapevamo solo che sarebbe stata probabilmente l’invernale più fredda mai tentata da Moro, come aveva raccontato a Stephan Nestler l’alpinista orobico, che si sarebbe trattato di alpinismo tecnico ed esplorativo, complicato dal fattore ambientale, come era stato detto invece a Desnivel,e soprattutto che non si trattava di un 8000.

Foto @ Simone Moro Facebook Page

Oggi finalmente il sipario è stato alzato rivelando la destinazione: Siberia. La montagna da scalare sarà il Pik Pobeda, 3003 metri, nel cuore della regione del Chersky Range. Mai nessuno l’ha scalata in inverno. 

Con Moro, come spiega lui stesso, ci sarà la fida compagna di cordata Tamara, che a Stephan Nestler ha recentemente confessato che ha impiegato ben due mesi per convincersi ad accettare di partire, il fotografo Matteo Zanga, il reporter italo/russo Filippo Valoti Alebardi, mentre saranno assistiti per la logistica dall’alpinista locale Oleg Sayfulin. 

Queste sono le regioni classificate come le più fredde del pianeta e le limitrofe città di Oymyacom e Yakutsk, si contendono tutti gli anni il record dei centri abitati più freddi del mondo. Lo chiamano il Polo del Freddo e queste infinite distese di montagne molto vicine al circolo polare artico, sono territorio perfetto di esplorazione e solitudine. In inverno, anche a causa delle poche ore di luce, sembra davvero un luogo impenetrabile ed inumano. La temperatura più fredda registrata ufficialmente nel centro abitato è stata di -71,3 C° (-96,34 F°)” spiega lo stesso Simone, che aggiunge:

Foto @ Simone Moro Facebook Page

Non oso pensare come sarà sulla granitica montagna che vogliamo esplorare nella stagione più glaciale dell’anno… Sarà un viaggio lunghissimo dall’aeroporto di Bergamo Orio al Serio al campo base, non privo di ostacoli e difficoltà. Anche una piccola comunità nomade e le sue renne ci saranno d’aiuto nella parte finale del viaggio. Per questo il viaggio che ci accingiamo a compiere sarà anche un’esplorazione umana, entrando in contatto con gente che da secoli vive e convive con il freddo più intenso e un’esistenza davvero al limite.
La montagna che proveremo a scalare è la più alta di tutta la Siberia orientale e si chiama Pik Pobeda, di 3003 metri. Mai nessuno l’ha salita d’inverno e immagino senza grosse difficoltà il perché...”. 

Partenza prevista per il 2018, 22 gennaio. 

Exit mobile version