Al Film Festival di Trento la scorsa primavera era ospite il Chief Minister del Gilgit Baltistan
Hafiz Hafeez-ur-Rehman, che, con Kurt Diemberger, aveva raccontato della sua terra dove ci sono il K2, i Gasherbrum, il Nanga Parbat e centinaia di altre montagne formidabili. Ha raccontato di una regione, quella che governa, amministrativamente giovane e povera, ma che ha voglia di sviluppo, anche turistico, e di riconoscimento della specificità del suo territorio montano. Non per nulla quel convegno titolava “Mountains, energy for the planet: the K2 region”.
La montagna è la nuova consapevolezza turistica della sempre più numerosa borghesia pakistana che da 5 anni, d’estate, quando le temperature a Islamabad o Lahore sono costantemente attorno ai 40 gradi, si sposta a nord, in Gilgit Baltista, al fresco. Nel 2012 erano in trentamila, la scorsa estate in un milione e mezzo. Non male.
E così il Film Festival più antico e prestigioso al mondo, in occasione della Giornata Mondiale delle Montagne voluta dalle Nazioni Unite, dall’11 al 18 dicembre si sposta a Islamabad, Skardu e Gilgit, quest’ultima capitale del G-B, per presentare le pellicole viste a Trento al pubblico degli appassionati pakistani.
Un’iniziativa voluta dall’Ambasciata Italiana insieme al Film Festival di Trento e a EvK2CNR, che da anni si occupa di ambiente e sviluppo nel nord del Pakistan.
Il programma: