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Forti nevicate al Nord: interviene l'esercito

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MILANO — Venti centimetri di neve caduti nella notte. E a Milano, completamente paralizzata per la copiosa imbiancata, ha dovuto intervenire dell’esercito. E’ drammatica la situazione nel Nord Italia per le nevicate che continuano da ieri pomeriggio alle 15: le strade sono impraticabili, gli aeroporti chiusi, i treni paralizzati. Da ogni dove si moltiplicano gli appelli a non prendere l’auto, ma a bloccare il traffico sono spesso i mezzi pesanti sprovvisti di catene. E i tanto annunciati mezzi spargineve e spargisale sembra non siano sufficienti.

Ottocento soldati inviati dal Ministro della Difesa Ignazio La Russa sono al lavoro, da questa notte, per liberare le strade di Milano dalla neve. La città, nonostante gli allerta della Protezione civile e i ripetuti annunci dei meteorologi, si è fatta cogliere impreparata ed è rimasta completamente bloccata per le nevicate iniziate ieri pomeriggio: scuole chiuse, tangenziali intasate, strade impraticabili.

Ma non è solo Milano a soffrire per la neve. A Genova, la situazione sembra ancora peggio. In città è stato imposto il blocco totale delle auto fino a stamattina alle 10 e sono stati chiusi parchi, scuole e cimiteri. Le autostrade che attraversano le Alpi liguri, insieme a quelle dell’Appennino romagnolo, sono le peggio messe di tutta la rete italiana. Una frana scesa nella notte ha bloccato la statale del Col di Tenda, che collega la costa ligure imperiese al basso Piemonte: per raggiungere Cuneo, quindi, bisogna passare dalla Francia, da Mentone e Sospel.

Ieri sera, strade disastrate anche nella zona del bergamasco e del lecchese. Automobilisti e pedoni riferiscono che attorno alle città non si vedevano mezzi spartineve, che quando sono intervenuti hanno poi bloccato parcheggi e strade secondarie con accumuli di neve. La Statale 36 dello Stelvio ieri sera ha subito un completo blocco della circolazione nei pressi dell’uscita di Briosco dove le auto hanno creato "un’ostruzione che ha impedito l’operatività locale dei mezzi spazzaneve e spargisale", secondo quanto riferito dall’Anas.

Anche Bolzano ieri pomeriggio è rimasta bloccata per neve e ghiaccio. In Valle d’Aosta, già ieri si registravano disagi sia nei fondovalle sia sulle alture. Chiuso ai mezzi pesanti il traforo del Monte Bianco e treni soppressi sulla linea Chivasso-Aosta. A Torino nessuno ricorda un dicembre così freddo dal 1947, a Padova sono decine i tubi dell’acqua scoppiati per il ghiaccio.

In totale, sono mille i chilometri di autostrade messe a dura prova dalle nevicate e dalle piogge gelate della notte. Lo ha comunicato la societa’Autostrade. Paradossalmente, la situazione era migliore in parecchie strade di montagna, dove forse si è più avvezzi a questo tipo di fenomeni meteorologici, previsti e prevedibili.

Drammatica la situazione dei treni. I dirigenti che ieri ripetevano "nessuna soppressione, solo ritardi" si sono dovuti arrendere all’evidenza. Un esercito di pendolari arrabbiati ha dovuto fare i conti, secondo l’Ansa, con 350 soppressioni e ritardi fino a diverse ore. Il 20 per cento delle soppressioni sono avvenute in Friuli, seguito da Emilia-Romagna col 10 per cento e Veneto con il 6 per cento.

Gli aeroporti di Linate, Malpensa e Orio al Serio sono bloccati. Mille persone hanno passato la notte nell’aeroporto bergamasco, riforniti di cibo e coperte dal personale locale. Circa 400 hanno fatto lo stesso a Linate. A Malpensa, sono stati cancellati i voli in partenza fino ad oggi alle 12.

La Protezione civile, anche stamattina, ha invitato tutti gli automobilisti a non mettersi in viaggio, a muoversi in auto solo se strettamente necessario e ad informarsi prima di andare in aeroporti e stazioni. Anche perchè le previsioni, a quanto pare, sono di altra neve: l’atteso rialzo delle temperature sembra stentare ad arrivare sulle regioni del Nord.

Sara Sottocornola


Foto courtesy Ansa.it

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